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È passato un anno dal rapimento in Niger di Padre Maccalli, e ancora non sappiamo nulla…

Padre Maccalli

Alessandro Monteduro, segretario della fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre, chiede: “non si facciano distinzioni, non ci sono rapiti di serie A e di serie B”

Padre Pieluigi Maccalli, missionario italiano in Niger, è stato rapito quasi un anno fa, il 17 settembre del 2018. E da allora, come per Silvia Romano, non vi sono state altre notizie. Solo recentemente il governo del Burkina Faso ha fatto sapere che il missionario è vivo, anche se non ci sono ulteriori informazioni.
Per padre Maccalli era arrivato anche un appello di Papa Francesco e nella sua visita in Niger, a gennaio di quest’anno, anche il premier Giuseppe Conte aveva chiesto al governo del Paese africano di mantenere alta l’attenzione sulla vicenda.

Il rapimento di Padre Pier Luigi Maccalli è un atto criminale che, a distanza di un anno, non ha trovato soluzione. Chiediamo con forza – sottolinea Alessandro Monteduro, segretario della fondazione pontificia Acs Italia – che venga restituito ai suoi fedeli. Aiuto alla Chiesa che Soffre chiede alle autorità e ai media che non ci siano nostri connazionali rapiti all’estero di serie A e di serie B“.

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