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Arrestata la madre del bimbo di due anni morto nel cortile di casa: l’ha strangolato lei…

Tragedia a Volla di Piedimonte vicino a Cassino. La donna in un primo momento, aveva raccontato che il piccolo era stato investito da un’auto pirata.

La verità, alla fine, è risultata quella più tragica e penosa. Il piccolo Gabriel Antonio, il bimbo di due anni e mezzo, soccorso ieri pomeriggio nel cortile della casa dove viveva in località Volla di Piedimonte vicino a Cassino, non è morto dopo essere stato investito da un’auto pirata. Ad ucciderlo, strangolandolo e tappandogli la bocca fino a togliergli il respiro, è stata la mamma, Donatella Di Bona.

Per tutto il pomeriggio di ieri la donna aveva sostenuto che il figlio era stato vittima di un incidente in strada. Intorno alle 16,30 un testimone aveva chiamato il 118 spiegando di un bimbo sdraiato a terra, in condizioni gravissime e ormai privo di conoscenza. Sul posto era atterrato poco dopo un elisoccorso, ma nonostante i tentativi disperati per rianimarlo, per il piccolo non c’era più stato nulla da fare. Morto.
La mamma era lì accanto e ai carabinieri, giunti tempestivamente, aveva raccontato che il bambino era stato violentemente urtato da una macchina che aveva poi colpito anche lei. La versione della donna era risultata fin da subito traballante. Nessuna traccia della vettura e sul piccolo corpicino nessuna evidenza compatibile con un impatto simile a quello descritto. Inoltre, sul collo della vittima, erano evidenti i segni di una forte pressione.

Condotta al Pronto Soccorso, la donna è stata ascoltata seduta stante dal magistrato. Poi, dopo un lungo interrogatorio durato tutta la notte, Donatella Di Bona, è stata infine arrestata dai carabinieri del comando provinciale di Frosinone e dai colleghi della Compagnia di Cassino con l’accusa di omicidio volontario.

Secondo quanto ricostruito, la ventottenne avrebbe perso il controllo in seguito ad una banale richiesta del figlio di tornare dalla nonna. Irritata, lo aveva soffocato, stringendogli il collo e chiudendogli la bocca, causandone così la morte per asfissia.

La salma del piccolo è stata condotta presso la camera mortuaria dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre la donna è stata portata presso la sezione femminile della casa circondariale di Roma-Rebibbia. Sul luogo del delitto intanto, proseguono incessanti i sopralluoghi per definire con precisione la dinamica degli eventi…

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