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Calci al bimbo immigrato, trovato il responsabile: denunciata anche la moglie…

Il fatto è avvenuto martedì ma si è appreso solo oggi: il bambino, 10 anni, si sarebbe avvicinato troppo al passeggino e il padre ha pensato bene di prenderlo a calci.

Un disgustoso episodio di violenza razzista che ci dà la cifra dei tempi folli in cui viviamo: un uomo ha preso a calci nell’addome un bambino nero di 10 anni perché si era avvicinato troppo al passeggino di suo figlio. Il fatto, avvenuto a Cosenza, è stato raccontato da un passante che ha assistito alla scena. Il bambino colpito è stato immediatamente soccorso dai passanti e portato in ospedale, mentre è stata chiamata la polizia. Per fortuna al piccolo non è successo niente di grave.

Il fatto è accaduto in via Macallè, una traversa del centralissimo corso Mazzini, intorno alle 19 di martedì scorso, ma si è appreso solo oggi. Sul caso indagano gli agenti della Questura di Cosenza, che hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona allo scopo di ricostruire l’accaduto e identificare l’autore.
Secondo quanto si è appreso, il bambino immigrato era con i fratellini di 8 e 10 anni. I piccoli erano insieme alla madre in uno studio medico. La donna, vedendo che l’attesa della visita si prolungava, ha dato ai figli i soldi per comprare il gelato e li ha fatti uscire. Per strada, il bambino più piccolo si è avvicinato all’altro bambino, ma il padre, secondo quanto raccontato dalla testimone, lo ha colpito con un calcio all’addome.

“Leggo di un raccapricciante episodio di violenza accaduto nei giorni scorsi per strada a Cosenza a scapito di un bimbo di tre anni e la cosa non può che suscitarmi indignazione e sconcerto. Resto sconvolto per le modalità del fatto e perché la circostanza si sia verificata in una via del centro della nostra città”, afferma il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.

Qualsiasi sia il motivo, se di natura razzista o di cieca follia – aggiunge – certamente si tratta di un gesto gravissimo che non può trovare alcuna giustificazione, né deve passare sottaciuto. Non possiamo assolutamente tollerare l’odio inconsulto e cruento, specie quando la vittima è un bimbo piccolissimo e specie se tale violenza si verifica a Cosenza, storicamente città di inclusione e accoglienza. Fermo restando che le indagini stabiliranno le effettive responsabilità, esprimo alla famiglia della piccola vittima tutta la mia vicinanza e quella dell’Amministrazione comunale”.

Arrestati i responsabili
È stato individuato e denunciato dalla Polizia di Stato l’uomo responsabile. Denunciata per lo stesso fatto anche la moglie. Si tratta di T.D., di 22 anni, e M.V., di 24 anni. Entrambi, secondo l’accusa, hanno aggredito il piccolo che si era avvicinato alla carrozzina della loro figlia neonata. I due sono accusati di lesioni personali aggravate.
I responsabili dell’episodio sono stati identificati dai poliziotti delle Volanti della Questura di Cosenza anche grazie alle testimonianze delle persone che avevano assistito all’aggressione, individuate attraverso la visione dei filmati delle numerose videocamere di sorveglianza presenti nella zona.

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