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Chi è Jake Angeli. “Ora vi racconto l’uomo con le corna di bisonte che ha assaltato il Campidoglio a Washington”

Le parole di un amico di Jake Angeli Chansley, in prima fila tra i manifestanti che hanno attaccato il Congresso Usa: fa l’attore e il cantante, ma milita in gruppi di estrema destra complottista come il QAnon e tiene “seminari” su YouTube

di  Anna Lombardi

NEW YORK «Siamo cresciuti insieme, era il mio vicino di casa, l’ultima volta che l’ho incontrato era al matrimonio di mio fratello, nel 2016. Abbiamo sempre litigato perché era contro l’educazione scolastica e su YouTube ha un canale dove tiene certi “seminari” così li chiama», scrive Gary Trubl (@gtrubl) su Twitter. «Si è completamente instupidito ma non è stato sempre così. La sua storia ha preso una brutta piega quando sua madre ha tradito il padre e quello si è suicidato. Ha cominciato a farsi di droghe pesanti, ha cambiato nome e poof: all’improvviso è diventato così», prosegue l’amico d’infanzia. Ecco quello che sappiamo di Jake Angeli (ma il suo vero cognome è Chansley, non è chiaro se Angeli sia effettivamente un nome di famiglia), 32 anni, da Phoenix, Arizona.

L’uomo che ieri ha dato l’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti a petto nudo nonostante il freddo intenso, il volto dipinto – manco a dirlo, senza mascherina – il megafono in mano e una finta pelle di bisonte cornuto sulla testa, la cui immagine oggi è su tutti i giornali e siti del mondo, è un aspirante attore che a volte svolge lavoretti da doppiatore, ma sogna di fare il cantante: come si racconta lui stesso sul sito Backstage.com. Ma sui social è conosciuto soprattutto come “lo sciamano di QAnon”: sì i complottisti convinti che Hillary Clinton e Barack Obama sono parte di una setta satanica di pedofili che stuprano i bambini nel sottoscala di una pizzeria di Washington Dc, protetti dal “Deep State”, sorta di Stato nello Stato di cui Donald Trump è l’unico, acerrimo nemico.

Qualcuno ieri ha tentato di dire che probabilmente era un infiltrato, un antifà, cioè un antifascista accorso solo per aizzare la folla e screditare President Trump. Ma in realtà è un volto molto noto della galassia complottista, animatore di diverse manifestazioni di estrema destra, dove si presenta sempre con un costume diverso: indiano, bandito, cacciatore. “Accessori” che poi è possibile acquistare sul suo canale YouTube. Ieri, al termine delle scorribande che lo hanno visto mettersi in posa anche sul podio del Presidente del Senato Mike Pence, ha preso lo stesso megafono con cui aveva incitato i suoi compagni a scalare il Congresso e ha invitato la folla a tornare a casa. «La depressione è una brutta cosa» twitta ancora l’amico Gary. Insieme a una foto ritrovata nell’album scolastico di Jake da ragazzo, con sotto scritto un suo pensiero: “Non c’è dono migliore della vita, quindi usiamola al pieno”.

la Repubblica

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