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Cinque arresti in Honduras per il linciaggio di Giorgio Scanu

L’assalto ha coinvolto circa 600 persone armate di machete, bastoni e pietre. Gli arrestati, prelevati dalla polizia, hanno fra i 19 e i 55 anni. Scanu era accusato di aver ucciso un vicino di casa.

Una storia terribile: la polizia honduregna ha fatto sapere di aver arrestato cinque persone sospettate di aver preso parte al linciaggio dell’italiano Giorgio Scanu, accusato di aver ucciso un anziano vicino di casa a Santa Ana de Yusquare, nel sud dell’Honduras.
 L’assalto ha coinvolto circa 600 persone armate di machete, bastoni e pietre. Gli arrestati, prelevati già venerdì dalla polizia, hanno fra i 19 e i 55 anni.
Edgardo Barahona, un portavoce del Dipartimento di Pubblica Sicurezza honduregno, ha chiarito che sono ricercati altri possibili responsabili dell’uccisione dell’italiano. 

L’assalto all’abitazione di Scanu, ha ricostruito Barahona, è partito quando contro l’italiano è stata presentata una denuncia per il presunto omicidio del vicino di casa durante una discussione su presunti danni alla sua proprietà; quando però la polizia si è rifiutata di arrestare immediatamente l’italiano, la folla inferocita si è riversata nelle strade per farsi giustizia da sé. 
Dopo aver ucciso l’italiano a sassate e bastonate, la folla ha dato fuoco alla casa di Scanu all’interno della quale c’era ancora il corpo.
“La gente era arrabbiata perché l’italiano non è stato arrestato immediatamente – ha spiegato il portavoce – ma non possiamo effettuare un arresto senza un mandato. Inizialmente Scanu era oggetto di indagine, perché c’era una denuncia, ma devono esserci prove. Questo è stato ciò che ha scatenato l’attacco”.

Globalist

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