di Sebastiano Nino Fezza

Oltre mezzo miliardo di bambini vivono in aree colpite da inondazioni, più di 160 milioni di bambino vivono in zone che soffrono continuamente di siccità.
La sopravvivenza di questi bambini dipende dalle condizioni climatiche.
Siccità e inondazioni provocano la distruzione dei terreni agricoli,
colpendo soprattutto l’economia agraria e rurale, riducono in povertà innumerevoli famiglie, costringendole alla migrazione, stagionale o definitiva, verso le aree urbane.

Quando una famiglia si impoverisce, sono i bambini che si trovano costretti a contribuire con il loro lavoro ai bisogni familiari, bambini che vengono sfruttati in lavori molto spesso pericolosi e sicuramente sempre mal pagati.
Un altro dato drammatico legato ai cambiamenti del clima, secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) il 26 per cento dei 6,6 milioni di decessi annuali di bambini sotto i cinque anni sono collegati a condizioni e cause connesse all’ambiente.

Uno studio di Terre des hommes riporta cinque casi sul lavoro minorile in 5 Paesi particolarmente soggetti a fenomeni climatici estremi: Burkina Faso, Nepal, India, Nicaragua, Perù, in questi paesi un altissimo numero di bambini, a causa dei cambiamenti climatici, sono stati costretti a lavorare, dalle miniere d’oro del Burkina Faso, al Perù dove i bambini lavorano nelle fornaci di mattoni.

Una sola ricetta, se impariamo a difendere l’ambiente, salviamo il nostro pianeta e aiutiamo i bambini ad avere un futuro e vivere una vita migliore…

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