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È nato John Egidio, figlio di Aisafu sbarcata dalla nave Gregoretti…

La madre fuggita dalla Nigeria con il marito e due figli è stata assistita all’ospedale di Catania. Ora sono tutti ospiti della comunità di Sant’Egidio.

Qualcuno si lamenterà perché non è affogato o perché sua madre non sia stata rimandata indietro in Libia, magari per essere torturata e violentata.
Ma per molti è una bella notizia: è nato John Egidio, bimbo in grembo alla donna incinta sbarcata sette giorni fa dal pattugliatore “Gregoretti” dopo una lunga odissea prima nei deserti africani e poi nel mare della Libia.
Per Aisafu Saha, la donna nigeriana ventottenne in stato di gravidanza avanzato era stato deciso lo sbarco assieme al marito Gasaeni Saka, meccanico di 35 anni e ai suoi due figli Rafia di 10 anni e Alidi di 5.

La donna è stata tenuta in osservazione dai medici dell’ospedale San Marco di Catania dopo sette giorni il parto, mentre il padre e i due figli sono stati ospitati dalla comunità di Sant’Egidio.
Anche per riconoscenza il piccolo è stato chiamato Egidio.
“E’ stato un bel segno di accoglienza” ha commentato Emiliano Abramo, presidente della comunità catanese di Sant’Egidio.
I Saka sono fuggiti il 10 gennaio dalla loro città Yoruba nella regione del Lagos in Nigeria e dopo avere attraversato il deserto del Niger, l’Algeria e infine la Libia sono arrivati a Zawari, porto dal quale sono partiti a bordo di un gommone. Dopo due giorni di navigazione è finita la benzina e il barcone è stato salvato dal pattugliatore della Marina Militare “Gregoretti”.

www.globalist.it

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