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Giornata mondiale contro la pena di morte: è praticata ancora in 20 paesi

Dal 2003, il 10 di ottobre è un appuntamento fisso per la campagna globale contro la pena di morte. Il tema di quest’anno è ottenere il diritto ad un’efficace rappresentanza legale. Sono ancora molti i processi che terminano con la pena capitale per una scarsa difesa se non l’impossibilità di avere di avere una difesa Sono 20 i Paesi in cui la pena capitale è regolarmente praticata. In Europa l’unico Stato è la Bielorussia, mentre in Russia c’è una moratoria dal 1996 e l’appartenenza al Consiglio d’Europa vieta in modo assoluto la pena di morte, che pur resta nel codice russo. Tra i venti paesi ci sono gli Stati Uniti, dove con la presidenza Trump si è deciso di dare il via libera all’esecuzioni federali dopo una sospensione durata 17 anni.

Grave la situazione in Cina dove i dati sulla pena di morte rimangono un segreto di stato. Come sintetizza un grafico dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi), il record di esecuzioni, pur non ufficiale, è attribuibile proprio alla Cina con più di 1000 condanne a morte eseguite secondo le stime per il 2019. In Pakistan l’anno scorso sono state eseguite 632 condanne a morte, in Egitto 435, in India 102, in Bangladesh 2020, nello Zambia 101.

L’Asia e l’Africa rimangono i continenti dove più frequentemente vengono eseguite condanne alla pena capitale Ma c’è l’altra faccia di questa giornata da ricordare e raccontare: sono 142 gli stati dove la pena capitale è stata abolita. Il prossimo sarà il Kazakhistan.

Rai News

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