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Gli Usa di Trump hanno ‘perso’ i genitori di oltre 500 bambini migranti

Sono i bambini che erano stati separati dai genitori nel 2017 per la politica di ‘tolleranza zero’ di Trump.

Gli avvocati della Aclu, l’American Civil Liberties Union, associazione che si occupa di diritti dei migranti, gli Stati Uniti hanno ‘perso’ i genitori di 545 bambini figli di migranti che erano stati separati dalle famiglie alla frontiera per ordine dell’amministrazione di Trump.

Al momento, i bambini vivono con degli sponsor, ossia statunitensi che hanno accettato di accoglierli, quasi sempre amici di famiglia o parenti. È molto probabile che i genitori siano stati espulsi dagli Usa e al momento non si riesce a rintracciarli.
Nel 2017, quando Trump ordinò la sua ‘tolleranza zero’, migliaia di famiglie furono separate: nel 2018, un giudice federale ordinò che tutte le famiglie venissero riunite, ma per questi bambini non è stato ancora possibile.

Si scoprì anche che la ‘tolleranza zero’ in alcuni posti era stata applicata da molto prima che entrasse in vigore: a El Paso, in Texas, nel 2017 altre migliaia di bambini erano stati separati dalle famiglie, nell’ambito di un ‘programma pilota’ di quella che poi sarebbe diventata la norma. Come se non bastasse, la polizia aveva tolto i figli anche a quelle famiglie che erano entrate negli Usa legalmente: Trump si è rifiutato per mesi di divulgare i dati sul numero esatto di bambini coinvolti e si scoprì solo nel 2019, con un’ingiunzione del giudice: erano più di 5.500.

L’amministrazione Trump nega che ci sia un problema e sostiene che se ci sono ancora bambini non riuniti con i loro genitori è perché questi ultimi hanno preferito che i figli rimanessero negli Stati Uniti, con le famiglie sponsor. Su Twitter, Joe Biden, il candidato del Partito democratico alla presidenza, ha condannato la condotta di Donald Trump sul tema.

Globalist

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