di Maria Luigia Alimena

Somayeh ha 25 anni, è iraniana.
Vive con le sue due figlie e un marito violento.

È bella ed ha il corraggio delle madri.
Vuol sottrarre le sue figlie da quel padre padrone.

Chiede il divorzio.
Suo marito non accetta di perderla.
L’acido è per lui la soluzione.
Vuol toglierle ciò che può: la bellezza.

Il giorno che decide di deturparla buttandole l’acido sul volto, Somayeh ha in braccio sua figlia.
Il destino è lo stesso per madre e figlia.

Deturpate per sempre.

È l’inizio di un lungo calvario sanitario.
La donna muore nell’aprile 2015.

Il coraggio di Somayeh non l’ha salvata, ma la violenza non l’ha piegata…
Prima di morire ha partecipato al progetto fotografico di denuncia di Asghar Khamseh.
Un manifesto al coraggio di donne deturpate nel corpo, ma mai nella volontà di ribellarsi…

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