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Il dolore nel lager libici: “Così mi hanno violentata davanti a mio figlio”…

A Propaganda Live un reportage di Francesca Mannocchi sulla guerra civile in Libia e le sofferenze dei migranti.

È una situazione surreale quella che sta vivendo Tripoli, raccontata nel reportage di Francesca Mannocchi andato in onda ieri sera a Propaganda Live: se in centro si manifesta contro le milizie di Haftar, 15 chilometri più a sud, in piena periferia, la città è un campo di battaglia.
Le telecamere che seguono la giornalista riprendono una città desolata, con le case dei civili utilizzate come nidi per i cecchini e le auto blindate crivellate di colpi abbandonate sul ciglio della strada.
Mannocchi raccoglie le testimonianze dei giovanissimi combattenti, della loro impreparazione davanti all’assalto di Haftar, i loro ricordi e la loro umiliazione per la rivoluzione persa del 2011 ma nei cui valori non hanno smesso di credere, almeno alcuni di loro.

E infine, per aggiungere orrore all’orrore, la giornalista si reca in un centro di detenzione per i migranti, dove centinaia di uomini, spesso provenienti dal Sudan, sono impossibilitati a fuggire mentre le truppe di Haftar guadagnano sempre più terreno. Le interviste alle donne e agli uomini detenuti sono racconti dell’orrore, di stupri, uccisioni e violenze di inaudita ferocia…

Video: http://www.la7.it/propagandalive/video/il-reportage-di-francesca-mannocchi-dalla-libia-11-05-2019-271359

www.globalist.it

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