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Il Pm Patronaggio sequestra l’Open Arms e ordina lo sbarco dei migranti…

Il procuratore di Agrigento ha aperto un procedimento per omissione e rifiuto di atti di ufficio a carico di ignoti.

Il Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio dopo l’ispezione sulla Open Arma ha disposto il sequestro preventivo della nave.

Seguirà di conseguenza lo sbarco dei migranti a bordo.
Il sequestro della nave Open Arms è stato disposto per la violazione dell’articolo 328 del Codice penale, cioè omissione e rifiuto di atti di ufficio a carico di ignoti “per non avere risposto alle gravi condizioni di salute dei migranti”. Secondo l’articolo 328 del Codice penale “Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni”.
I migranti a bordo, di conseguenza, verranno fatti scendere.

La procura di Agrigento ha disposto il sequestro della nave della Open Arms ferma davanti a Lampedusa da 19 giorni e l’evacuazione immediata dei migranti ancora a bordo.
La decisione è stata presa al termine di un vertice che si è svolto nella sede della Guardia Costiera di Lampedusa tra il Procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio, che nel pomeriggio aveva effettuato un’ispezione sulla nave con uno staff di medici, e i vertici della Capitaneria.
I migranti verranno sbarcati a Lampedusa e la nave sarà portata al porto di Licata per essere posta sotto sequestro.

La tensione nel pomeriggio
Alcuni migranti che erano a bordo della Open Arms si sono buttati in mare per tentare di raggiungere la costa di Lampedusa a nuoto. Sono nove i migranti in acqua. Sul posto c’è una motovedetta della Guardia Costiera che sta recuperando i naufraghi.
Già’ domenica era accaduto un episodio simile: in 5 si erano lanciati ed erano stati ripescati dagli attivisti della Ong spagnola.

Il procuratore di Agrigento: situazione esplosiva

“La situazione sulla nave Open Arms è esplosiva, di massima urgenza. Vado a Lampedusa per riportare la calma e fare in modo che nessuno si faccia male”. Così il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patroggio, in volo in elicottero per Lampedusa dopo che nove migranti si sono gettati in acqua.

Intanto il governo di Madrid offrirà una soluzione a Open Arms “nelle prossime ore”: lo ha detto la ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, secondo quanto riporta il quotidiano La Vanguardia. Robles ha sottolineato che si tratta di una situazione di “emergenza umanitaria” e che la Spagna “non guardera’ dall’altra parte come sta facendo il ministro Matteo Salvini”.

Sullo sbarco dei naufraghi della Open Arms “non cambio idea, resto assolutamente contrario. Perché navi spagnole, francesi, tedesche, norvegesi o inglesi vengono tutte in Italia? Perché non vanno in Spagna, dove sono buoni e generosi e hanno aperto i porti? No, le navi continuano ad arrivare da noi”. Lo ha detto il ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini, ospite di ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio1.
“A terra – ha aggiunto, riferendosi ai migranti che sono stati fatti scendere a Lampedusa – sono scesi minorenni che non sono minorenni, malati che non sono malati. Siamo caritatevoli, siamo buoni cristiani ma non siamo fessi”.

Intanto i 27 giovanissimi non accompagnati lasceranno Lampedusa per raggiungere con la nave Porto Empedocle (Agrigento); da qui poi verranno trasferiti in alcuni centri di accoglienza per minori. Dei 27 alcuni, al momento dell’identificazione, hanno ammesso di avere 18 anni; quindi le loro condizioni cambieranno.

E sono 18 le notti passate sulla Open Arms per 107 migranti. La tensione aumenta: dalla Spagna è arrivata la proposta di fare attraccare la nave in un porto delle Baleari, più vicino rispetto a quello indicato domenica pomeriggio. Ma al momento non si conosce ancora la scelta della Ong. Sempre domenica, in quattro si sono gettati dalla nave per raggiungere la terraferma ma sono stati raggiunti dai volontari che li hanno soccorsi e riportati sull’imbarcazione.

Il parroco di Lampedusa. “Ogni giorno in piu’ e un giorno di tortura per queste persone che sono a bordo della Open Arms, anche perche’ dovranno scendere comunque. L’arrivo di altri migranti con i barconi a Lampedusa, l’ultimo la scorsa notte, dimostra che non sono le ong a prenderli a tutti i costi, perche’ comunque in centinaia continuano ad arrivare”. Lo dice il parroco di Lampedusa, don Carmelo La Magra sul molo commerciale dell’isola in attesa della nave che portera’ a Porto Empedocle i 19 minori scesi dalla Open Arms.

www.globalist.it

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