Browse By

La Turchia pronta all’assalto dei curdi ma ora la Casa Bianca frena…

Miliziani di Ypg e Ypj

Da Ankara fanno sapere che i preparativi per l’invasione del nord della Siria sono terminati. Ma dopo le proteste dagli Stati Uniti ridimensionano: “Nessuna luce verde per il massacro”

Il massacro è pronto anche se adesso l’ondata di proteste internazionale potrebbe in qualche modo rallentare o ridimensionare i bellicosi piani di Erdogan.
Ma nel frattempo tutti i preparativi per un’operazione militare turca nel nord della Siria sono conclusi. Lo ha annunciato nella notte il ministero della Difesa di Ankara, ribadendo come la creazione di una “zona di sicurezza” al confine tra i due Paesi sia essenziale per la stabilità della regione e per permettere ai siriani di vivere in sicurezza.
Ieri, tra le polemiche, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva annunciato il ritiro dei soldati americani dalla Siria e un’imminente operazione turca nel nord del Paese, il cui obiettivo sono le forze curde.

Gli Stati Uniti ridimensionano.
La decisione di Donald Trump di ritirare le truppe statunitensi di stanza in Siria vicino al confine turco riguarda solo da 50 a 100 membri delle forze speciali e non rappresenta in alcun modo “una luce verde” per il massacro dei curdi.
Lo ha precisato, nella notte italiana, un alto funzionario statunitense, spiegando che i militari interessati saranno “ridistribuiti in altre basi” all’interno del Paese.

Questo non è un ritiro dalla Siria“, ha detto il funzionario, facendo riferimento alla decisione presa da Washington a seguito dell’annunciata, prossima, operazione militare turca contro le milizie curde nel Nord della Siria.
“Il fatto che li spostiamo non è una luce verde, non c’è alcuna luce verde” al massacro dei curdi, ha insistito il funzionario americano, pur confermando che gli Stati Uniti non si opporranno all’operazione turca in Siria.
Ma intanto i soldati sono già stati ritirati da due città di confine che i turchi potrebbero occupare in poche ore, forti del loro armatissimo esercito contro quelle che sono semplici milizie.

www.globalist.it

Please follow and like us: