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L’Agenzia dell’Onu World Food Programme ha vinto il Nobel per la Pace

Questa la motivazione della Commissione: “Per i suoi sforzi per combattere la fame, per il suo contributo al miglioramento delle condizioni per la pace in aree colpite da conflitti”

Il Nobel per la pace è stato assegnato quest’anno al World Food Programme, un’organizzazione dell’Onu con sede a Roma che lavora per la solidarietà internazionale per la lotta alla fame nell mondo.

Il Comitato ha motivato così il fatto la sua scelta:

Per i suoi sforzi per combattere la fame, per il suo contributo al miglioramento delle condizioni per la pace in aree colpite da conflitti e per il suo agire come forza trainante per evitare l’uso della fame come arma di guerra e di conflitto”.

La fame viene usata nel conflitti. Combatterla, contribuisce alla pace nel mondo.
Berit Reiss-Andersen, presidente del Comitato per il Nobel, ha dichiarato: Oggi le istituzioni internazionali come il Wfp sono in affanno a causa di populismi e nazionalismi che screditano le agenzie di cooperazione. È difficile per loro ricevere il supporto finanziario. Adesso più di 20 anni fa. Non hanno fondi né supporto. Il Programma alimentare dell’Onu agisce in Paesi ad alto livello di rischio come Siria, Yemen e Nord Corea”.

Nel 2019 – ha continuato la presidente – il Pam (Programma alimentare mondiale, in italiano) ha fornito assistenza a quasi 100 milioni di persone in 88 Paesi vittime dell’insicurezza alimentare acuta e della fame. Nel 2015, l’eliminazione della fame è stata adottata come uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu. Il Pam è lo strumento principale dell’Onu per realizzare questo obiettivo. Negli ultimi anni la situazione ha preso una piega negativa. Nel 2019, 135 milioni di persone soffrivano di fame acuta, il numero più alto da molti anni a questa parte. La maggior parte dell’aumento è stata causata dalla guerra e dai conflitti armati“.

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