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L’influenza dell’Italia è pari a zero: Patrick Zaki in carcere altri 45 giorni

A renderlo noto su Twitter l’Eipr, l’ong con la quale lo studente collaborava

Assurdo, anzi atroce! È stata rinnovata di altri 45 giorni la custodia cautelare per Patrick Zaki. Lo rende noto su Twitter l’Eipr, l’ong con la quale lo studente dell’Università Alma Mater di Bologna collaborava quando lo scorso febbraio è stato arrestato al Cairo. Zaki, scrive l’ong, ”è accusato di utilizzare i social media per diffondere notizie e informazioni false”. Secondo quanto riferito dalla ong, il caso di Zaki è stato esaminato in una sessione che includeva circa 700 altri detenuti per varie questioni e sono stati rinnovati gli ordini di detenzione per tutti tranne uno.

“La detenzione preventiva di Patrick Zaki è stata prorogata. Decisione crudele e vergognosa”, scrive su Twitter il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury. Il quale all’Agi ha dichiarato di come sia “veramente il momento che ci sia un’azione internazionale guidata e promossa dall’Italia per salvare questo ragazzo, questa storia anche italiana, dall’orrore del carcere di Tora in Egitto”.

Davanti a un tribunale del Cairo si era tenuta ieri una nuova udienza sulla custodia cautelare in carcere per lo studente egiziano: convocata a sorpresa un mese prima del previsto, aveva fatto sperare in una svolta, a dieci mesi esatti dal suo arresto, Già ieri la sua legale Hoda Nasrallah si è mostrata pessimista, anche se solo sulla base di una frase di circostanza del giudice: quando lo studente ha sollevato il problema dei libri che vorrebbe avere in carcere il giudice avrebbe risposto ‘mi presenti una domanda’. “Questo significa che Patrick rimarrà in prigione”, aveva desunto la legale.

Patrick, che era presente in aula, ha affermato di non comprendere perché si trova in carcere e quali siano le prove a suo carico. All’udienza erano presenti diplomatici di Italia, Germania, Olanda, oltre che del Canada, in rappresentanza di tutti i Paesi Ue nell’ambito di un programma di monitoraggio processuale. Il rappresentante diplomatico italiano è riuscito anche ad interloquire brevemente con Patrick, il quale ha ringraziato l’Italia mettendosi la mano sul cuore per poi sollevare il pollice ad indicare che sta bene.

Globalist

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