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Onu, 75 bambini uccisi in Myanmar e 1000 arrestati

Dal golpe militare in Birmania 75 bambini sono stati uccisi e 1000 sono detenuti arbitrariamente. Moltissimi altri sono privati delle cure mediche e dell’istruzione essenziali, secondo informazioni ottenute dal Comitato delle Nazioni Unite per i diritti dell’infanzia.

I diritti dei bambini in Birmania stanno affrontando un attacco che rischia di lasciare un’intera generazione danneggiata“, avverte il Comitato in una nota pubblicata oggi a Ginevra. Per la presidente del Comitato, Mikiko Otani, i bambini sono di fatto “sotto assedio”.

I bambini in Birmania, denuncia l’Onu, “sono esposti ogni giorno a violenza indiscriminata, sparatorie casuali e arresti arbitrari. Hanno pistole puntate contro di loro e vedono lo stesso accadere ai loro genitori e fratelli”.

Il Comitato, composto da 18 esperti indipendenti, condanna l’uccisione di bambini da parte della giunta e della polizia. “Alcune vittime sono state uccise nelle loro stesse case”, afferma. Gli esperti deplorano la detenzione arbitraria di bambini nelle stazioni di polizia, nelle carceri e nei centri di detenzione militari.

Secondo quanto riferito, le autorità militari prendono in ostaggio bambini quando non sono in grado di arrestare i loro genitori, precisa la nota. Tra le persone detenute c’è una bambina di cinque anni nella regione di Mandalay il cui padre ha aiutato a organizzare le proteste contro la giunta.

Gli esperti si dicono inoltre profondamente preoccupati per la grave interruzione delle cure mediche e dell’istruzione nel Paese, nonché per l’accesso all’acqua potabile e al cibo per i bambini nelle aree rurali. “Se questa crisi continua, un’intera generazione di bambini rischia di subire profonde conseguenze fisiche, psicologiche, emotive, educative ed economiche, privandoli di un futuro sano e produttivo”, deplora il Comitato.

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