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Pazza America, più armi con Obama che con Trump

di Ennio Remondino

Assurdo americano
Boom della produzione, importazione e vendita di armi durante la presidenza di Obama: picco nel 2013, con oltre 10 milioni di armi fabbricate e 5 milioni importate. Soldi spesi da privati durante quella presidenza ‘anti armi’, 46 miliardi di dollari dal 2009 al 2016. Più che durante le presidenze di Clinton e Bush messe assieme. Paradossalmente, la paura di possibili restrizioni alle vendite, sempre bloccate dalla Lobby della armi al Congresso, si è tradotta in una corsa agli arsenali privati. Ultimo paradosso, l’elezione di Trump applaudita dalla Lobby delle armi, ha frenato le vendite.

7,6 milioni con 17 armi a testa
Boom di armi da fuoco in mani civili, il più alto pro capite al mondo, almeno 270 milioni, più di una per ogni abitante adulto. Gli adulti che hanno un’arma in casa sono tra il 30% e il 40%, e quelli che la possiedono personalmente, tra il 20% e il 30%. Metà delle armi civili negli Stati Uniti sono possedute da appena il 3% della popolazione adulta, ovvero 7,6 milioni di persone che possiedono una media di 17 armi a testa.

Guerra incivile in casa
120.000 morti e feriti nel 2015. I numeri terrificanti dalla proliferazione delle armi in mani civili negli Stati Uniti . Nel 2015, ultimo anno per cui sono disponibili dati definitivi, 36.252 persone (quasi 100 al giorno) sono morte negli Stati Uniti per ferite da armi da fuoco. Solitamente parliamo di omicidi, ma quasi due terzi degli oltre 36.000 morti (22.018) sono suicidi. Politicamente rilevante anche se minore, il numero di morti in interventi da parte delle forze di polizia (484) e in incidenti non intenzionali (489).

Primato mondiale
Il tasso di morti con armi da fuoco negli USA è 10 volte più alto della media degli altri Paesi. Omicidio con armi da fuoco, 25 volte più alto. Suicidio, 8 volte più alto. Incidenti non intenzionali 6 volte in più. 70% degli omicidi e il 50% dei suicidi compiuti con armi da fuoco negli USA, contro meno del 20% degli omicidi e il 5% dei suicidi negli altri Paesi. Se ai morti aggiungiamo i feriti, le persone colpite da proiettili nel 2015 risultano più di 120.000. 84.997 in feriti. Cifre da guerra in Siria.

Il caso Chicago
Popolazione paragonabile a quella di Roma, nel 2016 la sola Chicago ha avuto quasi il doppio degli omicidi di tutta l’Italia (764 omicidi a Chicago, il 90% con armi da fuoco, contro 397 in tutta Italia), +58%. L’enorme problema di salute pubblica provocato dalla diffusione delle armi, si stima costi agli USA l’1% del PIL all’anno. E a smentire che il possesso di armi sia per la difesa personale, le stesse vengono usate per difendersi solo nell’1% dei casi di crimini violenti, mentre gli omicidi in legittima difesa sono solo il 2,7% di quelli con armi da fuoco.

Bersaglio nero
Quasi metà delle 187.932 vittime di omicidio con armi da fuoco dal 2000 al 2015 sono afroamericani maschi (quasi metà di età tra 20 e 29 anni), nonostante siano solo il 6% della popolazione. Per contrasto, circa il 75% delle 297.042 vittime di suicidio con armi da fuoco dal 2000 al 2015 sono bianchi maschi (due terzi con più di 40 anni), nonostante siano poco più del 30% della popolazione. I dati in realtà dicono che gli Stati Uniti non sono un Paese eccezionalmente violento, ma un Paese in cui la violenza è mortale. Stesse aggressioni e rapine, ma si spara più che altrove.

Leggi sul non controllo
In base alle leggi federali, l’unica forma di regolamentazione della vendita prevede che i venditori autorizzati non possano vendere armi a ‘persone pericolose’: condannati, consumatori di sostanze illecite e malati mentali. Salvo l’assenza diffusa di controlli. Né la legge federale, né le leggi statali, sola eccezione il New Jersey, proibiscono di acquistare armi da fuoco ai sospettati di terrorismo. Tra il 2004 e il 2015, il 91% delle persone nella lista di sospettati di terrorismo dell’FBI che hanno cercato di acquistare armi da fuoco e 2.265 di loro hanno e acquistarle legalmente.

REMOCONTRO

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