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Questo non è un mondo per bambine.

di Sebastiano Nino Fezza

Sono milioni, in tutto il mondo, le vittime di abusi e di violazioni dei diritti umani tra le adolescenti, ma anche in età preadolescenziale, ridotte in schiavitù, stuprate, picchiate e torturate.
Il peggior paese in cui essere bambina è il Niger, dove ogni giorno decine di piccole donne subiscono violenza.

La grande piaga che affligge le bambine sono i matrimoni precoci.
A spingere le famiglie a darle in sposa prima della maturità, quasi sempre e la povertà.
Ogni anno sono 16 milioni le nuove baby spose.

Invece di avere diritti e dignità come esseri umani, sono visti come una merce con un valore economico.
La “sposa bambina” è totalmente indifesa, non ha voce in capitolo su ciò che le sarà fatto e su come la sua vita sarà rovinata dall’abuso sessuale.

Il matrimonio infantile è “una violazione fondamentale dei diritti umani” e “una questione fondamentale per la protezione dei minori”, secondo la Convenzione delle Nazioni Unite,
nonostante tutto, le gravidanze precoci causano ogni anno 70.000 morti fra le ragazze tra 15 e 19 anni.

Oggi sono più di 700 milioni le donne che si sono sposate prima di aver compiuto i 18 anni, e ogni anno 15 milioni arrivano alle nozze ancora minorenni.
Circa 44 milioni di bambine al di sotto dei 14 anni hanno subito mutilazioni genitali.
Dietro a questi numeri spaventosi ci sono bambine come le nostre figlie.

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