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Raid aereo a Murzuk, nel sud della Libia: 43 morti, accusato Haftar…

L’attacco ha colpito una riunione di membri del consiglio e abitanti che si erano incontrati per discutere di problemi nella regione. Per il generale di trattava di terroristi.

Al governo c’è ancora chi prendendo di rimandare donne, bambini e torturati nell’inferno: è salito a 43 morti e 61 feriti il bilancio delle persone rimaste uccise nell’attacco aereo che ieri ha colpito la località di Murzuk, nel sud della Libia.
Lo ha detto l’agenzia Dpa, che ha citato un funzionario locale. Il governo di Tripoli ha accusato per l’attacco le forze del generale Haftar, che a loro volta affermano di aver colpito gruppi terroristici.

Mohammed Omar, componente del consiglio municipale della zona, ha spiegato alla Dpa che l’attacco ha colpito una riunione di membri del consiglio e abitanti che si erano incontrati per discutere di problemi nella regione. La parlamentare Rahma Abu Bakr, citata dalla Dpa, ha parlato della presenza di tre o quattro bambini tra le vittime.
“L’attacco ha colpito una zona abitata”, ha detto Abu Bakr, sostenendo che si sia trattata di una “vendetta” per la resistenza della comunità Tebu alle forze di Haftar che a inizio anno hanno preso il controllo della zona dove si trova Murzuk. In precedenza il portale di notizie Libyan Express aveva riferito di un attacco aereo durante una festa di nozze.

www.globalist.it

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