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Seychelles, un paradiso perduto tra violenza e tratta di esseri umani

L’arcipelago delle Seychelles, un gruppo di 115 isole tropicali nel mezzo dell’oceano Indiano, presenta un lato oscuro sul fronte del rispetto dei diritti umani, soprattutto di donne e bambini: lo denuncia il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti

di Irene Masala

Violenza contro le donnetratta di esseri umani e lavoro minorile sono i temi più critici per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani nell’arcipelago delle Seychelles. Lo rivela il Country Reports on Human Rights Practices, un report annuale stilato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti sulle condizioni e il rispetto dei diritti umani nel mondo.

Secondo i dati contenuti nel report, nel 2018 il 58% delle donne ha dichiarato di aver subito aggressioni, principalmente dal loro partner, e una donna su dieci ha affermato di essere stata violentata. «Nel 2019 il ministro per gli affari familiari ha riferito di aver ricevuto 371 segnalazioni di violenza domestica».

Isole Seychelles e violenza sulle donne

Le Seychelles stanno riconoscendo sempre più il problema sociale della violenza di genere e della violenza coniugale. Nonostante la legge punisca reati come lo stupro e l’abuso domestico con la reclusione fino a 20 anni, questi continuano a rappresentare un grave problema per il governo e per la società in generale.

«Autorità e istituzioni non hanno dato la priorità ai casi di abuso domestico e la polizia è poco addestrata a gestire i casi di violenza sessuale», si sottolinea nel report. Inoltre si rileva che molte delle vittime rifiutano ancora di denunciare i casi di stupro a causa del forte stigma sociale sul tema e delle lunghe tempistiche giudiziarie.

Negli ultimi anni la violenza domestica è stata riconosciuta sempre più come problema diffuso in tutto il Paese e il 26 maggio scorso l’Assemblea nazionale ha approvato una nuova legge sulla che vieta e punisce abusi verbali, fisici, emotivi, sessuali, economici e psicologici contro le donne. Altra caratteristica fondamentale, inserita dalla nuova legge, è che le querelanti non possono ritirare la denuncia una volta che questa è stata presentata alla polizia.

Il costo della violenza di genere

Uno studio del Segretariato del Commonwealth ha rivelato che il le Seychelles starebbero perdendo oltre 65 milioni di dollari, poco più di 53 milioni di euro, ogni anno a causa della violenza contro donne e ragazze. Questo importo è superiore al budget annuale che il governo destina all’istruzione.

Secondo lo studio, «il costo della violenza è sostenuto da tutti: individui, famiglie, comunità, imprese e paese nel suo insieme. Le donne che hanno subito violenza hanno pagato spese vive pari al 2,33% del Pil, con conseguente riduzione del reddito, dei risparmi e del potere di acquisto, che ha avuto un effetto a catena sull’economia in generale». Anche i giorni di scuola persi a causa delle violenze hanno influito sul potenziale di istruzione delle ragazze, valutato allo 0,3% del Pil.

A subire l’impatto della violenza di genere è anche il settore sanitario, colpito per lo 0,6% del Pil.

Non solo resort: Seychelles e tratta di esseri umani

Non solo la violenza, anche la tratta di esseri umani è uno dei temi critici individuati nel report. «Il governo non ha implementato le procedure standard per l’identificazione e l’assistenza alle vittime di tratta e non dispone di rifugi adeguati o di strutture disponibili, né ha fornito risorse sufficienti per l’assistenza alle vittime».

A causa di queste mancanze, le Seychelles sono state declassate nella lista Tier 2 Whatc List, i cui governi non soddisfano pienamente gli standard minimi stabiliti dal Trafficking Victims Protection Act, la legge statunitense sul traffico di esseri umani, ma stanno compiendo sforzi per tentare di conformarsi. Al momento attuale, si sottolinea «gli sforzi fatti per affrontare il traffico sessuale sono rimasti inadeguati».

Lavoro minorile e sfruttamento nell’arcipelago

Un altro problema legato alla violazione di diritti umani alle Seychelles è quello del lavoro minorile. «I bambini sono coinvolti nelle peggiori forme di lavoro minorile, compreso lo sfruttamento sessuale a scopo di lucro, a volte a causa della tratta di esseri umani».

La legge locale include un cavillo che consente ai minori di 15 anni di svolgere lavori normalmente vietati ai minori di 18 anni. La legge, inoltre, non garantisce che i minori assunti in base a questa eccezione ricevano poi una formazione e istruzione adeguata e che la sicurezza e il loro benessere siano garantiti secondo gli standard internazionali.

«Molti minori delle Seychelles, prevalentemente ragazze, vengono attirati da coetanei e familiari e costretti a dedicarsi allo sfruttamento sessuale a fini commerciali in discoteche, bar, pensioni e hotel». La maggior parte dei clienti sono lavoratori migranti e i turisti stranieri, in particolare sull’isola di Mahé, la principale dell’arcipelago.

Infatti sono circa 350.000 i turisti che ogni anno atterrano a Mahé, tra cui molti europei e italiani, a fronte di una popolazione di soli 95.000 abitanti. Il governo delle Seychelles, inoltre, non ha mai condotto un’indagine nazionale sul lavoro minorile e per questa ragione i dati a disposizione sono limitati.

Osservatorio Diritti

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