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Un albanese uccide il figlio. La madre respinge CasaPound: “non avranno il mio odio”…

Maria Grazia Carta è un’insegnate e suo figlio è stato investito da un ubriaco. Ha detto no ai fascisti che volevano organizzare una fiaccolata. “Non strumentalizzeranno la sua morte”.

Maria Grazia Carta è la mamma di Davide Marasco, giovane papà travolto e ucciso in sella al suo scooter domenica notte sulla via Casilina: lo ha investito, contromano, un conducente ubriaco, un cittadino albanese, pregiudicato, poi arrestato per omicidio stradale. Come racconta sul Corriere di Roma Valeria Costantini, erano circa le tre della notte quando Davide, 32 anni, è deceduto a pochi metri dal Raccordo anulare, in zona Torre Maura: era diretto al panificio dove lavorava, tra turni duri e tanti sacrifici compiuti per il figlio di nove anni.

“CasaPound e Forza Nuova non avranno il mio odio, non strumentalizzeranno la morte di mio figlio. La nazionalità di chi lo ha ucciso non fa alcuna differenza, ma ora alcuni militanti dell’estrema destra vogliono organizzare una fiaccolata nel nome di Davide. Non lo posso permettere, non voglio la loro presenza“, spiega con la voce straziata ma lucida Maria Grazia, una vita da docente precaria a Tor Bella Monaca. Originaria della Sardegna, ha scelto di vivere in quella periferia difficile per stare vicino ai figli e per insegnare proprio ai bambini della borgata. Nelle ultime ore la sua famiglia è stata contattata, appunto, da esponenti di CasaPound e Forza Nuova che vorrebbero promuovere un corteo per Davide.

“Basta sciacallaggio, basta con queste guerre tra poveri – è stata l’immediata reazione della mamma -. Stanno solo cercando di usare le disgrazie altrui. Decidiamo noi come commemorare mio figlio, con i nostri ideali, che non sono di odio ma di giustizia”…

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