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30 anni fa Tiananmen, arresti e stretta per l’anniversario…

Di Antonio Fatiguso

Nella notte tra il 3 e il 4 giugno del 1989, le truppe dell’Esercito di liberazione popolare fecero irruzione in piazza Tiananmen e, malgrado gli appelli alla “desistenza”, avviarono la “normalizzazione” della protesta degli studenti, reprimendola nel sangue con molti che finirono stritolati dai cingoli dei carri armati.

Sono passati tre decenni, ma Wu’er Kaixi, uno dei leader delle proteste del 1989, non ha mancato l’occasione per ribadire nel fine settimana, da Taiwan, l’orgoglio della partecipazione alle proteste (“perché agimmo”) credendo nella democrazia come “l’ultimo uomo comune. Potrebbe non essere un tipo di cibo, ma ha un impatto sull’economia e sulla nostra vita quotidiana che ognuno può percepire”, ha raccontato a un evento di tre giorni a Taipei, dedicato alla tragedia. “Probabilmente solo coloro che sono diventati ricchi avvantaggiandosi dei sistemi democratici potranno sentire che la democrazia non è importante. Sento tutto il senso dell’importanza della democrazia”, ha aggiunto l’attivista, in esilio a Taiwan, nel resoconto dei media locali.

Mai come quest’anno, l’anniversario cade a Pechino così “indesiderato”, tra le forti tensioni della guerra commerciale con gli Stati Uniti e la congiuntura economica dai profili incerti, proprio quando il presidente Xi Jinping ha chiamato alla mobilitazione per una “nuova Lunga Marcia”.
Se la stabilità è l’ossessione del Partito comunista cinese, non sorprendono arresti e stretta preventivi che non hanno risparmiato neanche Wikipedia, la “libera” enciclopedia online, al bando da alcuni giorni per scongiurare ricerche scomode.

Con il 30/mo anniversario in arrivo, Amnesty International ha denunciato nuove persecuzioni ai danni di coloro che cercano di tenere una qualsiasi commemorazione. Nelle ultime settimane, la polizia ha arrestato, posto agli arresti domiciliari o minacciato decine di attivisti, compresi i familiari delle vittime. “Trent’anni dopo quel bagno di sangue è davvero il minimo che le vittime e le loro famiglie ricevano giustizia. Invece, il presidente Xi continua a praticare le stesse politica di chi lo ha preceduto: perseguitare coloro che chiedono la verità nel tentativo di cancellare la memoria del 4 giugno”, ha commentato Roseann Rife, capo delle ricerche sull’Asia dell’organizzazione.

Difficile ricostruire i fatti, le responsabilità politiche e capire il numero di morti che il governo cinese ferma a 319, nel fondato sospetto che siano stati molti di più, diverse migliaia.
Alcune famiglie delle vittime o associazioni come ‘Le Madri di Tiananmen’, gruppo voluto dai genitori di 200 studenti, chiedono indagini e trasparenza con voce sempre più flebile.

Il governo cinese deve rendersi conto che nessun tentativo di soppressione potrà mai cancellare l’orrore di quel massacro.
Un primo passo in direzione della giustizia sarebbe quello di consentire finalmente, anche ai genitori ormai anziani che 30 anni fa persero i loro figli, di commemorare le vittime di Tianamnen”, ha aggiunto Rife.

FILE – This May 27, 1989, file photo shows student leader Wang Dan in Tiananmen Square in Beijing, calling for a city wide march. Wang is urging Western nations to restore the link between human rights and trade with China during a press conference in Tokyo Wednesday, May 29, 2019, days ahead of the 30th anniversary of the 1989 student pro-democracy protests centered on Beijing’s Tiananmen Square, of which he was a key leader. (ANSA/AP Photo/Mark Avery, File) [CopyrightNotice: AP1989]

FILE – In this June 2, 1989 file photo, a woman soldier sings among pro-democracy protesters occupying Beijing’s Tiananmen Square. Police and military would occasionally mix with protesters in an attempt to keep the demonstration peaceful. Over seven weeks in 1989, the student-led pro-democracy protests centered on Beijings Tiananmen Square became Chinas greatest political upheaval since the end of the decade-long Cultural Revolution more than a decade earlier.(ANSA/AP Photo/Jeff Widener, File) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.]
FILE – In this June 4, 1989 file photo, a student protester puts barricades in the path of an already burning armored personnel carrier that rammed through student lines during an army attack on anti-government demonstrators in Beijing’s Tiananmen Square. A government soldier who escaped the armored vehicle was killed by demonstrators. Over seven weeks in 1989, student-led pro-democracy protests centered on Beijings Tiananmen Square became Chinas greatest political upheaval since the end of the Cultural Revolution more than a decade earlier. Next week marks the 30th anniversary of the bloody crackdown that ended the protest. (ANSA/AP Photo/Jeff Widener, File) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.]

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