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Massimo Nava, la Capitana Carola e il destino infelice di chi la insulta…

Il caso Sea Watch solo un pretesto mediatico e Carola Rackete solo una distrazione. E la durezza esibita a nascondere ciò che non si riesce a fermare. Gli sbarchi continuano ad avvenire, decine ogni giorno e con ogni mezzo.
Massimo Nava, gli ‘odiatori’ allo sbarco della capitana, e la politica perdente del governo che non risolve e isola soltanto il Paese.

di Massimo Nava

SeaWatch, come toccare il fondo dell’ignoranza e della cattiveria
Capitana Carola e il destino infelice di chi la insulta.
Lasciamo al loro destino infelice coloro che insultano, coloro che vorrebbero la comandante «stuprata dai neri» e altre nefandezze simili. Lasciamo alla sua coscienza e ai suoi tweet il capitano truce #Salvini che sta trascinando l’Italia nel baratro economico e nell’isolamento dall’Europa. Proviamo soltanto a riflettere, almeno da egoisti, se non vogliamo essere solidali o generosi, o anche semplicemente civili, sulla posta in gioco, sulla vera questione sollevata dal caso #SeaWatch. Ci sono verità scomode che molti non vogliono vedere e tantomeno discutere, essendo accecati dalla propaganda salviniana, dall’odio, dalla paura
.

Gli sbarchi continuano ad avvenire, decine ogni giorno e con ogni mezzo. La SeaWatch è quindi un pretesto mediatico per nascondere ciò che non si riesce a fermare.

’Europa non fa niente, Germania e Francia non ci aiutano perché ci siamo invischiati in una politica suicida di isolamento, strizzando l’occhio a quei governi sovranisti che agiscono esattamente come noi, cioè a parole fuori tutti!

Salvini sbraita e insulta, ma in un anno di governo non ha espulso o rinviato a casa quasi nessuno dei 600 Mila sbandierati all’inizio del mandato. Le esibizioni muscolari fuori dall’ufficio dove quasi non mette piede servono a nascondere i numeri, non a modificarli.

La politica e la società italiana fingono di non sapere che l’invecchiamento della popolazione, la fuga di cervelli, il calo demografico, la crescita zero sono questioni ben più gravi e drammatiche di qualche migliaio di disperati in rotta verso le nostre coste.

Discutere di SeaWatch e di sbarchi per il resto dell’estate, con la complicità megafonica di media e giornali, serve a chiudere gli occhi sull’inanità e sulla paralisi del governo.

Per effetto dei cambiamenti climatici, delle guerre, della desertificazione, milioni di esseri umani, 100 e 140 milioni nel prossimo decennio si muovono in tutto il mondo spesso per non morire dove sono nati. Nessuna barriera, nessun muro, nemmeno la Muraglia cinese potrà fermarli.

Se fossimo egoisti intelligenti alzeremmo il Muro ben più efficace e intelligente degli investimenti sul clima, sui territori al di là del Mediterraneo, sullo sviluppo energetico sostenibile, sulla democrazia, sui diritti.

Utopia? Forse, ma nessuno ha inventato qualche cosa di meglio. Salvo chiudere gli occhi e arrestare una capitana umanitaria con ignobile compiacimento, come se fosse Matteo Messina Denaro o Battisti.

www.remocontro.it

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