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Yemen: strage della coalizione vicino ospedale, aumento dei casi di colera…

Secondo l’ong Save the Children, un missile sparato dalla coalizione saudita ha colpito una pompa di benzina situata nei pressi di una struttura medica nel nord ovest del Paese uccidendo 7 persone (di cui 4 bambini). Sono intanto 124.493 i casi di colera registrati finora quest’anno. 234 le persone morte.

27 marzo 2019, Nena News – Sette persone, di cui 4 bambini, sono stati uccisi ieri da un raid aereo della coalizione saudita nel nord ovest dello Yemen. Secondo quanto ha riferito la ong Save the Children, un missile ha colpito ieri mattina un distributore di benzina situato a 50 metri dall’ospedale di Kitaf. La struttura sanitaria, riferisce l’organizzazione, era aperta da mezz’ora quando è stato compiuto il raid. Tra le vittime, un lavoratore sanitario con i suoi due figli e una guardia di sicurezza.

“Siamo scioccati e inorriditi da questo attacco vergognoso. Dei bambini innocenti e dei lavoratori hanno perso la loro vita in quello che sembra essere un attacco indiscriminato su un ospedale situato in un’area densamente popolata” ha denunciato Helle Thorning-Shmidt, amministratrice dell’organizzazione. “Raid come questi – ha aggiunto – rappresentano una violazione del diritto internazionale”. La responsabile della ong chiama però in causa tutte le parti del conflitto yemenita per “il loro mancato rispetto delle semplici regole di guerra” e lancia un nuovo appello per un’immediata sospensione delle vendite di armi ai gruppi belligeranti esortando la comunità internazionale a porre fine al conflitto. “Dobbiamo terminare questa guerra sui bambini” ha dichiarato.

Raid aerei della coalizione a guida saudita ed emiratina non sono una novità nello Yemen: da quando l’offensiva di Riyadh è iniziata, il 26 marzo 2015, sono stati presi di mira indiscriminatamente scuole, ospedali e banchetti nunziali. Dal canto loro, i ribelli sciiti houthi, che continuano a controllare le aree settentrionali dello Yemen inclusa la capitale Sana’a, hanno risposto sparando missili verso l’Arabia saudita che in non pochi casi hanno colpito centri abitati. L’ennesima mattanza di ieri è però soltanto l’aspetto più evidente e brutale di una guerra “dimenticata” dall’Occidente che ha ucciso finora migliaia di civili (non c’è un numero preciso, ma si parla di almeno 60.000 persone morte) e ha creato centinaia di migliaia di sfollati. A causa del conflitto sono milioni gli yemeniti che hanno bisogno di cibo e cure mediche. I dati sono allarmanti: secondo il capo umanitario dell’Onu Mark Lowcock, circa l’80% della popolazione in Yemen – 24 milioni di persone – ha bisogno di assistenza umanitaria, 10 milioni sono “a un passo dalla carestia” e quasi 240.000 “affrontano livelli catastrofici di fame”.

Resta inoltre preoccupante la situazione sanitaria. Quest’anno, infatti, lo Yemen sta registrando nuovamente un aumento dei casi di colera. Secondo le agenzie internazionali, soltanto nelle ultime due settimane sono rimasti infettati 1.000 bambini. Al momento sono stati riportati 124.493 casi che hanno provocato 234 morti che si vanno ad aggiungere alle oltre 1.000 persone decedute negli anni passati per via di questa malattia. Tra le persone colpite dal colera dal 1 gennaio al 22 marzo, un terzo sono bambini sotto i 15 anni.

A causa dell’alto tasso di malnutrizione tra i bambini, proprio i più giovani sono i più predisposti a contrarre questa malattia. Secondo l’ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha), l’incremento si sta avendo in 6 governatorati, tra cui la città portuale di Hodeidah e la provincia di Sana’a. “La situazione è ancora più grave a causa del cattivo stato dei sistemi fognari in molte delle aree colpite, dall’uso di acqua contaminata per l’irrigazione e dai movimenti di popolazione” si legge in una nota dell’Unocha…

nena-news.it

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