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Covid e politica, la mappa Usa e i danni di Trump

Le opinioni politiche sono la variabile più importante che spiega i casi di contagio e di morte, dice uno studio dell’università dello Utah. Dove l’ex presidente ha ottenuto più voti ci sono più morti perché la questione è stata fortemente politicizzata da un partito repubblicano che ha scelto la bandiera del negazionismo.
Intanto negli Usa esplodono i contagi: +300% rispetto allo scorso anno, con 670.000 mila vittime ufficiali, più di tutte le guerre americane nel mondo.
Nel Brasile del negazionista Bolsonaro, 21 milioni di casi e 585mila vittime, con Stati Uniti e India una delle tre nazioni più colpite dal Covid 19.

Quando era solo ‘un’influenza’
’Condizioni preesistenti’: questa è stata la parolina magica nella prima fase dell’epidemia: si ammalavano e morivano i vecchi, i diabetici, i cardiopatici, le persone con problemi respiratori.

«Poi si è capito che il Covid-19 era ben più pericoloso di un raffreddore o di un’influenza, checché ne dicessero Trump, Bolsonaro e Salvini. Oggi sappiamo che durante un’epidemia, le opinioni politiche hanno conseguenze», la premessa di Fabrizio Tonello a uno sconvolgente studio americano che documenta assieme irresponsabilità politica e stupidità umana.

Western Rural Development Center
Uno studio del Western Rural Development Center dell’università dello Utah non solo ha individuato un legame tra la politica e i casi Covid-19 ma ha dimostrato che negli Stati Uniti le opinioni politiche sono la variabile più importante che spiega i casi di contagio e di morte, riferisce il manifesto.

La salute politicizzata
Dove Trump ha ottenuto più voti ci sono più morti perché la questione è stata fortemente politicizzata da un partito repubblicano che ha scelto la bandiera del negazionismo, spacciando il rifiuto di mascherine e vaccini per affermazioni di libertà individuale. La mappa del voto per i repubblicani in occasione delle elezioni del 2020 coincide perfettamente con la mappa degli stati e delle contee più colpite.

Vax e no vax alle urne
Esempio: nel 2020 Biden ha ottenuto il 66% dei voti nel Vermont, e oggi il 66% degli abitanti del Vermont sono completamente vaccinati. In Minnesota, Biden ha ottenuto il 52% dei voti ed esattamente il 52% della popolazione ad oggi è stata vaccinata con una seconda dose. Al contrario, In Idaho, Trump ha ottenuto il 64% dei voti e fino ad oggi il 64% degli abitanti ha scelto di non vaccinarsi. Trump ha ottenuto il 65% dei voti in Oklahoma dove il 61% dei residenti non sono ancora completamente vaccinati.

La politica e la scienza
Secondo Don Albrecht, l’autore della ricerca, l’incapacità o la non volontà di seguire i consigli dei medici ha provocato un’ondata di persone che si sono ammalate inutilmente, spingendo gli ospedali e il loro staff di medici e infermieri al punto di rottura. Lo stato di Washington e lo Utah hanno dovuto annullare centinaia di interventi chirurgici programmati negli ospedali a causa dell’urgenza di trattare i nuovi casi di Covid-19.

Nero Texas e Florida
In stati come il Texas e la Florida, i cui governatori hanno addirittura vietato l’uso delle mascherine nei luoghi pubblici il numero di casi è esploso. E tutto questo accade nonostante la realtà certa e documentata. Se a giugno si registravano circa 15.000 nuovi contagi al giorno, oggi se ne registrano circa 150.000 nonostante il fatto che il 76% degli adulti abbiano ricevuto almeno una dose di vaccino.

Perché la moria Usa
Trump e i suoi seguaci hanno fatto e fanno del loro meglio per amplificare i dubbi e la sfiducia nella medicina. La scelta di vaccinarsi o no, di rispettare precauzioni minime nei luoghi pubblici come le scuole, di evitare gli assembramenti è diventata un simbolo di appartenenza politica, con le zone a maggioranza repubblicana che si sono trasformate in brodi di cultura del virus.

Trump no vax contagiato e vaccinato
L’ex presidente non solo era stato contagiato dal Covid-19 durante il suo mandato, nel 2020, ma ha deciso anche di vaccinarsi. Eppure il potere della propaganda su Fox News, Newsmax e Breitbart News è stato tale che quando lo stesso Trump ha detto, nel corso di un recente comizio, «Vaccinatevi!» i suoi sostenitori lo hanno fischiato, cosa mai accaduta nei sei anni che ha passato sulla scena politica.

La guerra peggiore e i renitenti al vaccino
Fino ad oggi gli Stati uniti hanno registrato ufficialmente 670.000 decessi causati dall’epidemia. Si tratta di una cifra che supera le perdite registrate nella prima e nella seconda guerra mondiale, nella guerra di Corea e nella guerra del Vietnam messe insieme. Apparentemente neppure questo è sufficiente per convincere i no-vax che si tratta davvero di una questione di vita e di morte.

REMOCONTRO

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