Browse By

Doppio naufragio al largo della Libia, almeno 163 morti

Circa 163 migranti sono annegati in due naufragi separati al largo della Libia, questo fine settimana. La notizia è stata riferita, martedì 21 dicembre, dal portavoce dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM), Flavio Di Giacomo, con un post su Twitter. Si tratta solo dell’ultima di una serie di tragedie che da anni si verificano nel Mediterraneo centrale. Dall’inizio del 2021, sono almeno 1.508 le persone morte lungo questa rotta, considerata la più pericolosa al mondo. 

Negli ultimi mesi, si è assistito ad un incremento dei tentativi di attraversamento dalla Libia alle frontiere dell’Europa. Al contempo, le autorità di Tripoli hanno rafforzato le repressioni sui migranti nella capitale e moltiplicato le intercettazioni in mare. Secondo l’IOM, nel 2021, circa 31.500 migranti sono stati fermati nel Mediterraneo e riportati in Libia, un numero notevolmente più alto dei circa 11.900 migranti recuperati e rimandati indietro l’anno scorso. Nel 2020, inoltre, almeno 980 migranti hanno perso la vita o sono stati dichiarati dispersi, stando a quanto riferito dall’agenzia delle Nazioni Unite.

La Libia rappresenta il maggiore punto di transito per i migranti in fuga dall’Africa e dal Medio Oriente. Il Paese è precipitato nel caos nel 2011, dopo la caduta dell’ex dittatore Muammar Gheddafi, e, da allora, i trafficanti di esseri umani hanno beneficiato di questa situazione di insicurezza diffusa per contrabbandare le persone attraverso i confini della nazione nordafricana. Questi criminali caricano i migranti su gommoni mal equipaggiati e li lanciano in viaggi rischiosi attraverso il Mar Mediterraneo. Quelli che vengono intercettati e riportati indietro dalla Guardia costiera libica vengono portati in centri di detenzione e sottoposti ad abusi, inclusi lavori forzati, percosse, stupri e torture. Le violenze si accompagnano spesso ad estorsioni di denaro alle famiglie. In un report pubblicato ad ottobre, gli investigatori delle Nazioni Unite hanno affermato che gli abusi e i maltrattamenti subiti dai migranti in Libia potrebbero costituire crimini contro l’umanità.

Secondo le stime della UN Refugee Agency (UNHCR), nel mese di novembre 2021, sono giunti in Europa, via mare e via terra, circa 12.205 migranti, segnando una lieve diminuzione rispetto alle cifre registrate novembre 2020, pari a 16.354. Il Paese che ha accolto il maggior numero di stranieri risulta essere l’Italia, seguita da Spagna (37.260), Grecia (8.145) e Malta (607). L’Organizzazione Internazionale per la Migrazione (IOM) ha stimato che il numero di morti e dispersi in mare nei primi dieci mesi del 2021 ammonta a 1.646. Le prime cinque nazionalità dei migranti entrati in Europa, secondo le stime della UNHCR sono tunisina, bengalese, egiziana, iraniana e ivoriana.

Per quanto riguarda l’Italia, i dati del Ministero dell’Interno riferiscono che, complessivamente, dal primo gennaio al 21 dicembre 2021, sono sbarcati 64.008 migranti, segnando un aumento importante rispetto ai dati dello stesso periodo del 2020, pari a 32.589. Le prime cinque nazionalità dei migranti sono tunisina, egiziana, bengalese, iraniana e ivoriana. Dall’inizio dell’anno, invece, i minori non accompagnati ammontano a 9.359.

Leggi Sicurezza Internazionale, il quotidiano italiano interamente dedicato alla politica internazionale

Chiara Gentili

Please follow and like us: