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Il disastro della Guardia Costiera libica: “Non abbiamo attrezzature e mezzi”…

A Piazzapulita su La7 la testimonianza di alcuni militari.

La propaganda e le bugie del governo M5s-Lega sono una cosa. La realtà è un’altra. Ossia che la criminalizzazione delle Ong e l’alibi della Guardia Costiera libica stanno facendo aumentare il numero dei morti in mare,
Ma la verità è un’altra: “Non abbiamo né attrezzature né mezzi. Le motovedette in dotazione sono ferrivecchi mangiati dalla ruggine. Ogni volta che ci saliamo a bordo abbiamo paura che affondino“. Queste sono alcune delle informazioni che hanno rivelato due membri della Guardia Costiera Libica ai giornalisti di Piazzapulita Nello Trocchia e Adib Fateh Ali che li hanno incontrati a La Spezia dove i militari fanno dei corsi di formazione.

Gli agenti aggiungono: “L’Italia ci ha appena fatto avere tre motovedette ma noi abbiamo 2200 chilometri di costa. Per coprirla tutta ce ne vorrebbero almeno un centinaio. Con tre cosa vuoi farci?”.
Il racconto che hanno fattodella loro esperienza è drammatico: “I morti sono tanti. Tanti davvero. Quando il mare è molto mosso sulla spiaggia al mattino si trovano cadaveri a 7 o 8 per volta. Uomini, donne, bambini. Un corpo vicino all’altro. Corpi irriconoscibili putrefatti dai giorni passati in acqua”.

Stasera a Piazzapulita, 21.15 – La7, andrà in onda il servizio

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