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Il Paese dove le bambine vivono come i bambini…

di Sebastiano Nino Fezza

In Afghanistan, gli uomini prendono la maggior parte delle decisioni e le donne e le ragazze hanno pochissimo valore. Dal momento in cui è nata, una ragazza afgana ha pochissimi diritti e poco controllo sulla propria vita. Spesso non può uscire di casa senza una scorta.
Per le ragazze afghane, fingersi ragazzo si apre a un mondo completamente nuovo, offre a una ragazza libertà di movimento; per alcuni questo significa una possibilità di andare a scuola, per gli altri la capacità di lavorare e sostenere le loro famiglie. In ogni caso, le permette di vedere e sperimentare cose che la maggior parte delle ragazze e delle giovani donne in Afghanistan non fanno mai.

Si chiamano Bacha Posh e sono le future donne, madri e mogli afghane. Sono le bambine “vestite da maschietti” e in Afghanistan o in Pakistan, è facile trovarle nelle scuole e nei piccoli market.
La scelta di queste bambine non parte da loro, sono infatti i genitori, spesso di un ceto sociale medio-basso, a stabilire un percorso, che, anche se attraverso pratiche inusuali, salverà la loro dignità, il reddito, la pelle.
Le Bacha Posh diventano dei maschietti, per aiutare la famiglia di sole figlie femmine che, quindi, a poco servirebbero per portare a casa un po’ di soldi.
In Afghanistan nei negozietti del centro di Kabul o in periferia, se ne vedono tante, con quelle camicie e quei pantaloni da uomo, a fare anche lavori faticosi, pur di aiutare ad alzare il reddito familiare.
In altri casi, le famiglie stabiliscono questo destino per le loro figlie, poiché essere donna in Afghanistan può essere molto pericoloso e mettere a rischio la stessa vita. Abiti da uomo, capelli corti e frequentazioni maschili, quindi, tutelano in qualche modo la sicurezza delle ragazze…

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