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Il papà che ogni mattina si tuffa nell’Adda alla ricerca della figlia scomparsa

Sondrio, il primo settembre la 15enne Hafsa è annegata nel fiume. Da allora il padre non ha mai smesso di cercarla

di Barbara Gerosa

Ogni giorno va al fiume in bicicletta, si immerge, cerca la figlia. È il papà di Hafsa, inghiottita dall’Adda a soli 15 anni. La ragazzina stava tentando di raggiungere una spiaggetta al parco Bartesaghi di Sondrio, era insieme alla cugina, forse è scivolata, è stata travolta dalla corrente. Scomparsa nel nulla da più di dieci giorni. L’immagine del padre che non si arrende nel tentativo di stringere ancora una volta la sua piccola è straziante. In un video pubblicato su Facebook, filmato da un passante, si vede l’uomo: nuota controcorrente, scandaglia il fondo, fruga tra le rocce.

La tragedia
La tragedia lo scorso primo settembre, un pomeriggio di sole dopo piogge intense, l’adolescente, origini marocchine, casa nel capoluogo valtellinese cerca un po’ di refrigerio. Entra nel Mallero nel punto in cui il torrente si getta nell’Adda, poi scompare sotto gli occhi impietriti dei parenti e degli amici. Le ricerche proseguono per giorni, viene anche svuotato il bacino di Ardenno, ma l’acqua non restituisce il suo corpo. Lui, il papà, quando si è consumato l’orrore era in Marocco, e da quando è tornato trascorre le sue giornate sulla riva, nuota nel greto del fiume, dà un senso alla disperazione scandagliando palmo a palmo ogni anfratto che potrebbe aver rapito la sua bambina. «Non posso smettere di cercarla — le sue parole affidate al quotidiano la Provincia di Sondrio —. Mi sto dando da fare per trovarla e spero che ci sia qualcuno con buona volontà che voglia mettersi a disposizione per aiutarmi. In tanti hanno operato per riportarmi la mia Hafsa, sicuramente hanno fatto un buon lavoro, ma non sono riusciti a trovarla».

Le ricerche
Le ricerche in realtà non sono mai state sospese , ma solo riorganizzate con modalità differenti rispetto ai primi giorni. Sabato mattina e per tutto il fine settimana il gruppo fluviale di Tirano, il Valtellina sub e decine di volontari di protezione civile, insieme ai Vigili del fuoco, continueranno a setacciare l’Adda. Prevista una riunione lunedì in Prefettura a Sondrio per pianificare nuovi interventi. Intanto però il papà non si arrende: «So nuotare bene e non voglio correre rischi, ma vorrei trovare Hafsa, che magari è incagliata da qualche parte. O magari spero di essere lì quando il fiume la restituirà. Non posso rimanere a casa ad aspettare».

Corriere della Sera

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