Browse By

Iran, tornano le proteste in tutto il paese

A 40 giorni dall’impiccagione di due giovani dimostranti, Mohammad Mahdi Karmi e Mohammad Hosseini, Iran tornano a divampare le proteste in diverse città dopo che per alcune settimane le manifestazioni erano diminuite. Lo riporta Bbc Persian. I video pubblicati sui social mostrano manifestazioni ieri sera e nella notte a Teheran, Arak, Isfahan, Izeh nella provincia di Khuzestan e Karaj. I dimostranti hanno urlato slogan contro il leader della Repubblica islamica, Ali Khamenei, e ne hanno augurato la morte.

Tornano le proteste in tutto il Paese

Ieri notte i manifestanti in Iran hanno marciato per le strade di diverse, in quella che è apparsa come la protesta più estesa nel Paese, da settimane. Alcuni video online hanno mostrato manifestazioni nella capitale Teheran e nelle città di Arak, Isfahan, Izeh nella provincia di Khuzestan e Karaj, ha riferito ‘Human Rights Activists’ in Iran. L’Associated Press non ha potuto verificare immediatamente i video, molti dei quali sono sfocati o mostrano scene notturne sgranate.

Nelle regioni curde occidentali del Paese, i video condivisi online dall’organizzazione Hengaw per i diritti umani mostrano blocchi stradali in fiamme a Sanandaj, dove ci sono state ripetute manifestazioni dopo la morte di Mahsa Amini.

Dopo il lutto delle esecuzioni

Le manifestazioni segnano i 40 giorni dall’esecuzione di due uomini accusati di essere legati alle proteste, dimostrano che la rabbia è ancora forte nel Paese. Le proteste, iniziate per la morte di Amini, 22 anni, avvenuta il 16 settembre dopo il suo arresto da parte della ‘polizia morale’ per il velo male indossato, si sono trasformate in una delle più gravi sfide alla teocrazia iraniana dalla Rivoluzione islamica del 1979.

Diritti umani e i curdi

‘Hengaw’, l’organizzazione per i diritti umani dei curdi in Iran, ha condiviso un video che includeva voci alterate digitalmente che gridavano: «Morte al dittatore!». Questo appello è stato ripetutamente sentito durante le manifestazioni, che hanno preso di mira l’83enne Guida Suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei. Altri video, presumibilmente girati a Teheran, mostrano canti simili e scene di polizia antisommossa in strada.

Repressione violenta e licenza d’uccidere

Secondo gli attivisti per i diritti umani in Iran, dall’inizio delle manifestazioni sono state uccise almeno 529 persone. Oltre 19.700 persone sono state arrestate dalle autorità nel corso di una violenta repressione del dissenso. Per mesi il Paese non ha fornito dati complessivi sulle vittime, anche se all’inizio del mese il governo sembrava riconoscere di aver effettuato «decine di migliaia» di arresti.

REMOCONTRO

Please follow and like us: