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Lascia la figlia di 18 mesi a casa per sei giorni, la trova morta. Madre fermata per omicidio volontario: “Sono una buona mamma, non sono una delinquente”

La piccola era in un lettino da campeggio e a fianco c’era il biberon ma anche una boccetta di farmaci piena a metà

di Monica Serra, Andrea Stravo

L’ha abbandonata nel suo lettino giovedì scorso. Lavata, vestita, con la copertina e un biberon di latte pronto. Come se la piccola Diana, di appena diciotto mesi, avesse potuto cavarsela da sola per sei giorni. Quando ieri la madre, Alessia Pifferi, 37 anni, è tornata a casa, in via Parea, zona Mecenate, la bimba era morta di stenti.

I poliziotti della squadra mobile hanno fermato la donna con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. A chiamarli ieri sarebbe stata una vicina di casa dopo il rientro della madre che, per quasi una settimana, sarebbe stata a Leffe, in provincia di Bergamo, a casa del nuovo compagno conosciuto sul web, lasciando la figlioletta a casa da sola.

E, da quel che è emerso, la coppia in questi giorni sarebbe anche tornata a Milano per sbrigare alcune incombenze ma Alessia Pifferi non sarebbe neanche passata dal suo appartamento a vedere le condizioni della bimba. C’è di più. Sul comodino la polizia avrebbe anche trovato una boccetta di farmaci quasi vuota: non è chiaro se siano stati somministrati alla piccola.

Dopo averla interrogata, il pm di turno Francesco De Tommasi ha firmato il fermo. Sono in corso gli accertamenti della Scientifica.

«Diceva, piangendo, “Sono una buona mamma, non sono una delinquente”». Racconta una vicina di casa di Alessia Pifferi riportandone le parole. «Nei giorni scorsi non ho sentito e visto nulla. Ho pensato fosse in vacanza», ha aggiunto la vicina.

La Stampa

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