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Liberata su cauzione una 17enne arrestata per inimicizia a Dio: picchiata in cella non ha potuto incontrare un avvocato

In un video ricevuto da Iran International si vedono gli abitanti di Abdanan che accolgono Sonia festeggiando e ballando.

Sonia Sharifi, un’adolescente di 17 anni arrestata il 19 novembre nell’Iran occidentale con l’accusa di «inimicizia contro Dio», è stata rilasciata su cauzione ed è tornata a casa. Lo riferisce Kurdistan human rights network. La giovane era finita in manette a casa della nonna ad Abdanan, nella provincia di Ilam ed era stata portata nel Centro di detenzione minorile del luogo. Secondo la fonte, la ragazza sarebbe stata picchiata duramente dalle forze di sicurezza, interrogata e costretta a «confessare» di aver preparato bombe molotov e scritto slogan. Durante il periodo di detenzione le è stato rifiutato un avvocato e non sono state fornite informazioni alla famiglia, aggiungono.

In un video ricevuto da Iran International si vedono gli abitanti di Abdanan che accolgono Sonia festeggiando e ballando.

Globalist

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