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Lo hanno trovato morto a Parigi all’interno del carrello d’atterraggio di un aereo. Aveva solo 10 anni…

di Lorenzo Tosa

Lo hanno trovato morto a Parigi all’interno del carrello d’atterraggio di un Boeing 777 proveniente dalla Costa d’Avorio. Morto congelato. Da solo, senza nome, senza una storia, nel fondo di un aereo in volo verso il mondo “civilizzato”. Aveva 10 anni. Si era imbarcato di nascosto ad Abidjan in cerca di una vita migliore, ammazzato dall’abbandono e dal freddo che, a 10.000 metri d’altitudine, arriva fino a -50 gradi.

Quelli come lui li chiamano “clandestini”. E lui da clandestino è vissuto e morto, in silenzio, lontano dai genitori.
Immaginate solo per un attimo, se ci riuscite, cosa deve aver vissuto un ragazzo di dieci anni che decide di imbarcarsi su un volo del genere, in quelle condizioni, per aggirare muri e frontiere più o meno fisici e reali.
Immaginate, se ci riuscite, se al suo posto ci fosse stato vostro figlio.

Ma forse, in fondo, va bene così. Uno in meno nelle vostre strade, uno in meno a disturbare le vostre vite, uno in meno a rubarvi lavoro e tradizioni. È morto un clandestino. Siete più tranquilli? Sognava l’Europa, alla fine c’è arrivato, ma non la vedrà mai.
Aveva 10 anni. Scusaci.

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