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“L’Olocausto? Morti sovrastimate e soprattutto per poca igiene”. E’ bufera su un Comune del Torinese

Frasi choc nel sito web del municipio di San Francesco al Campo: “Shoah tesi storica tradizionalista dominante”. Pd all’attacco: intervenga la Prefettura. Il sindaco ribatte: “Bieca speculazione politica”

di Jacopo Ricca ,  Antonello Micali

Il sito istituzionale di San Francesco al Campo, piccolo comune del Torinese, riporta posizioni negazioniste sull’Olocausto e il sindaco Diego Coriasco finisce sulla graticola. Il comunicato diffuso dall’amministrazione locale il 27 gennaio per il Giorno della Memoria, sostiene che la persecuzione e la morte di 6 milioni di ebrei sia un fatto riportato dalle “tesi storiche tradizionaliste dominanti”, e che le leggi che puniscono la negazione dell’Olocausto approvate in diversi Stati siano “una singolare eccezione alla libertà di parola e di stampa”.

Nel testo, pubblicato sul sito del Comune, si dà spazio alle teorie revisioniste sostenendo che le morti siano state “sovrastimate” e che siano state causate dalle “condizioni igieniche” dei campi. “L’orrore rimane dietro l’angolo, avevo scritto il 27 gennaio e purtroppo è proprio così – attacca la deputata Pd Chiara Gribaudo – Il comune di San Francesco al Campo, in provincia di Torino, quel giorno ha dedicato all’Olocausto un vero e proprio comunicato negazionista. Il sindaco di questo comune, Diego Coriasco, dovrebbe fare il prima possibile una visita ai campi di concentramento. Dovrebbe guardare quei forni e capire che sta giocando con la vita di milioni di uomini e donne”.

Le opposizioni a San Francesco al Campo sono partite all’attacco: “Il Comune spieghi da che parte sta. Ci auguriamo si tratti di una clamorosa gaffe, anche se questo non ci rassicurerebbe perché indurrebbe seri dubbi sulla pertinenza e sulla qualità della comunicazione che il Comune rivolge ai cittadini. Per chi se lo fosse perso, il 27 gennaio il Comune, in occasione del Giorno della Memoria – ricorrenza internazionale indetta per commemorare le vittime dell’olocausto – ha pubblicato sul sito e sulla pagina Facebook istituzionali un post che riteniamo molto ambiguo e offensivo della sensibilità dei cittadini di San Francesco al Campo. L’autore del post non ha nemmeno fatto la fatica di scrivere ma ha operato un curioso “copia e incolla” di un testo che descrive – in modo alquanto discutibile – la tragedia dell’Olocausto” sostengono dal gruppo consiliare Lista Civica per San Francesco al Campo.

L’ambiguità semantica del testo incriminato è ammessa dal sindaco Coriasco, che però, “in punta di onestà intellettuale” rimanda al mittente ogni minima apertura al cosiddetto negazionismo e parla di “bieca speculazione politica, questa sì perpetrata sulle spalle di milioni di morti che noi volevamo solo omaggiare, come è giusto che sia”. Secondo il primo cittadino sarebbe tutto un equivoco, “bassamente strumentalizzato dall’opposizione, che bene conosce la posizione del sottoscritto e della giunta su certe tematiche così importanti”.

Coriasco, che è anche il comandante storico dei vigili del fuoco volontari di San Maurizio Canavese, ammette : “Effettivamente, soprattutto nelle ultime righe, rileggendolo con più attenzione, si presta ad alcune ambiguità ma che di certo non inneggia ad alcun negazionismo – dice il sindaco – Che senso avrebbe avuto allora creare un post ad hoc sul nostro sito per commemorare questa tragedia con tanto di fiori e foto alla stella di Davide? I passaggi sul problema revisionista volevano essere solo un rafforzativo alla problematica che ha colpito gli ebrei anche dopo la Shoah”. Il testo, secondo questa versione, non sarebbe stato nemmeno copiato da Wikipedia, ma dal sito frasicelebri.it.

La parlamentare Gribaudo però non accetta questo tipo di giustificazioni: “Il sindaco dovrebbe parlare con chi è sopravvissuto a quell’orrore, come la senatrice Segre. Dovrebbe leggere le testimonianze trasmesse da Nedo Fiano e raccolte da Emanuele, suo figlio. Dovrebbe capire che con quell’articolo, pubblicato sul sito di un Comune italiano, macchia di infamia e disumanità non solo se stesso, ma la comunità di San Francesco al Campo e in qualche modo tutto il nostro Paese, perché i comuni per la Costituzione sono enti costitutivi della Repubblica – attacca la deputata Pd – Questa vergogna deve essere cancellata, e se il sindaco non si rende conto di ciò che ha fatto, devono intervenire la prefettura di Torino e la magistratura. Perché la libertà non c’entra niente con la negazione dell’odio nazifascista”

la Repubblica

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