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Migranti come ratti di fogna: i deliri del vice-sindaco della città natale di Hitler…

Christian Schilcher ha pubblicato un disgustoso scritto nel giornale del Partito delle Libertà austriaco, populista e di estrema destra in Austria.

Essere il luogo nel quale è nato l’ideatore della follia nazista, evidentemente, non è servito a comprendere l’orrore di quanto accaduto in quegli anni terribili.
Adesso il vicesindaco della cittadina austriaca di Braunau am Inn, nota soprattutto per aver dato i natali ad Adolf Hitler, si è dimesso in seguito alla pubblicazione di una poesia definita «profondamente razzista». Il titolo dell’opera è “Die Stadtratte (Nagetier mit Kanalisationshintergrund)”, che si può tradurre in “Il ratto di città (Roditore con dei trascorsi nelle fogne)”.
Christian Schilcher ha pubblicato il suo lavoro sull’edizione pasquale di un giornale locale affiliato al Partito delle Libertà austriaco, populista e di estrema destra.
Si tratta di un attacco denigratorio contro gli immigrati, ai quali viene intimato d’integrarsi oppure di lasciare l’Austria. La polemica ha avuto una vasta eco e ha superato i confini nazionali: il cancelliere Sebastian Kurz ha definito il testo «disgustoso e inumano». La leader del Partito socialdemocratico Pamela Rendi-Wagner ha dichiarato che la poesia ricorda «la propaganda nazista».

Schilcher in un primo momento ha dichiarato di aver voluto avviare il dibattito ma senza «insultare o ferire nessuno». In seguito, quando il livello delle pressioni si è fatto insostenibile, ha chiesto scusa e ha fatto un passo indietro. Dimissioni confermate dal numero uno del Partito delle Libertà, il vicecancelliere Heinz-Christian Strache.
Il problema resta: esiste una classe dirigente nazionalista e sovranità che questi pensieri li ha nel dna…

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