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Migranti, la storia di Germaine: dopo lo stupro aveva deciso di tenere il bambino ma l’ha perso per le percosse in Libia

La donna è stata soccorsa con il compagno da Ocean Viking insieme ad altre 374 persone. E ha raccontato la sua testimonianza agli operatori della Ong Sos Mediterranee. L’aborto dopo il respingimento della guardia costiera libica.

di Marta Serafini

C’è anche lei tra le 374 persone sbarcate ad Augusta nelle scorse ore, dopo essere tratte in salvo da Ocean Viking, la nave di ricerca e soccorso della ong Sos Mediterranee, che ha condotto nel Mediterraneo centrale 3 operazioni da 4 imbarcazioni in pericolo, per una delle missioni di salvataggio più grandi degli ultimi mesi.

Germaine — il nome è di fantasia per proteggere la sua identità — è una giovane donna arrivata in Libia come migliaia di altri migranti per attraversare il Mediterraneo. Poche settimane fa prova la traversata per la prima volta. Il barcone su cui viaggia viene intercettato dalla Guardia Costiera libica. Lei e gli altri naufraghi vengono riportati indietro a Tripoli, dove — riferiscono gli operatori di Ocean Viking che hanno raccolto la sua testimonianza — viene picchiata così forte che abortisce. 

Il bambino era frutto di uno stupro subito durante il viaggio, che lei e il suo compagno Boris però avevano deciso lo stesso di tenere.

Con lei sullo stesso barcone viaggia un minore che ha fratture multiple alla gamba che si è procurato tentando di scavalcare il muro del centro di detenzione in cui era rinchiuso mentre era in Libia. Dopo lo sbarco a Tripoli sia Germaine che il minore vengono portati in ospedale ma passa un interno giorno prima che la donna venga assistita. Dopo essere stata dimessa ritrova Boris da cui era stata separata prima di salire sul barcone. E il giorno successivo provano di nuovo la traversata . Con loro anche il minore con la gamba fratturata. Tutti e tre verranno salvati dalla Ocean Viking.

Germaine e gli altri 372 naufraghi – dopo essere stati sottoposti ai tamponi — sono stati sbarcati dalla Ocean Viking. I maggiorenni si trovano sulla nave quarantena Snav Adriatico. I 120 minori stranieri non accompagnati saranno invece trasferiti in un centro di accoglienza. Come riferisce l’Ong, i più piccoli sono complessivamente 165, quasi l’80% non è accompagnato; 21 sono neonati e bambini di età inferiore ai 4 anni. «Auguriamo a loro e a Germaine ogni bene», fanno sapere dal team di ricerca e soccorso di Sos Mediterranee. Prima delle operazioni di sbarco l’Ocean Viking ha richiesto un’evacuazione medica per una donna incinta di 8 mesi, 31 anni, dal Camerun. Suo marito è ancora in Libia, a Zawiya.

Corriere della Sera

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