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Picchiarono e stuprarono una donna: pene lievi per i due fascisti di CasaPound…

Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci

Per i due una pena a tre anni e a due anni e 10 mesi. A Viterbo avevano aggredito una donna portata dentro un pub.

Pene lievissime per i fascisti: per lo stupro i due estremisti di destra di CasaPound sono stati condannati rispettivamente a tre anni e a due anni e 10 mesi.
Alla vittima, già risarcita con 20mila euro a testa dagli imputati, non è stata riconosciuta alcuna provvisionale.

L’accusa aveva chiesto quattro anni e tre mesi per Chiricozzi, che ha sferrato il pugno, e quattro anni e 20 giorni per Licci.
Riccardo Licci e Francesco Chiricozzi, 21 e 19 anni, il primo di Viterbo e il secondo di Vallerano, ex militanti di CasaPound, erano andati davanti al gip Elisabetta Massini con l’accusa di lesioni e violenza sessuale di gruppo con l’aggravante della minorata difesa della vittima.
Gli imputati hanno beneficiato dello sconto di un terzo della pena previsto dal rito abbreviato.

I due fascisti erano stati arrestati il 29 aprile e, dopo quasi cinque mesi di carcere a Mammagialla, da metà settembre sono ai domiciliari col braccialetto.
Nel decreto di giudizio immediato il gip Rita Cialoni a settembre aveva raccontato i dettagli più raccrapiccianti della violenza subita dalla 36enne, stuprata e filmata dai due militanti all’Old Manners Tavern di piazza Sallupara, il circolo di CasaPound, di cui i ventenni avevano le chiavi.

Dopo avere indotto la vittima ad assumere sostanze alcoliche e averle indirizzato una serie di approcci sessuali manifesti e molesti, baciandola in bocca e palpeggiandola nelle varie zone erogene del corpo… “, era scritto.
E di fronte alla resistenza della donna: “Prima la colpivano con un pugno in pieno volto, provocandole la perdita di coscienza e poi, approfittando della sua totale incapacità di reazione, essendo la stessa diversa a terra in uno stato di totale incoscienza, anche in ragione di una condizione di manifesta ebbrezza alcolica, pertanto abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della stessa e comunque ponendo in essere, in modo reiterato, condotte violente e con utilizzo di parole minacciose… “.

I due fascisti avevano filmato la violenza e i video giravano su whatsapp come se lo stupro fosse un trofeo di caccia.

www.globalist.it

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