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Picchiata per anni: “Mio figlio Alex mi ha salvato la vita. E’ una vittima, non un assassino”

La gioia della madre del ragazzo che il 30 aprile ha ucciso il padre per difenderla.

Mio figlio è una vittima, non un assassino”, sono le parole della mamma di Alex, il ragazzo che ha ucciso suo padre per difenderla che sconterà la sua pena ai domiciliari, a casa di un amico, per prepararsi alla maturità.

La vicenda di Alex ha fin da subito mosso le coscienza. Il ragazzo, infatti, la sera del 30 aprile scorso, durante l’ennesima lite fra i suoi genitori e a causa delle aggressioni continue che la donna doveva subire da parte del marito, ha accoltellato il padre, uccidendolo.

Arrestato, però, ha da subito raccolto la solidarietà di amici e parenti, prima fra tutti la madre che ora racconta a La Stampa:

“Alex mi ha salvato la vita. Ho sempre avuto fiducia nella giustizia, ci ho sempre creduto. E questa è la conferma. Sapevo che Alex prima o poi sarebbe stato capito”.

Il fratello l’ha definito “un eroe”. I suoi amici “un angelo”. Nessuno in carcere, l’ha lasciato solo. La fidanzata e gli amici gli hanno scritto delle lettere. Il dirigente scolastico e i docenti dell’alberghiero Arturo Prever di Pinerolo si sono battuti perché potesse sostenere la maturità. La ministra dell’Istruzione Azzolina si è detta favorevole all’ammissione del ragazzo. Cinque famiglie di suoi compagni di classe si sono offerte per ospitarlo durante i domiciliari.

A casa, ora, non può tornare: la mamma e il fratello sono testimoni oculari. ”È una vittima” dice l’avvocato Strata. Il legale l’ha sempre invitato a “non perdere la speranza. I messaggi e le registrazioni acquisite dalla Procura raccontano un inferno. Alex merita una vita normale: quella che fino ad oggi non ha avuto”.

Globalist

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