Picchiavano la figlia disabile che chiamavano scimmia: “Le abbiamo rotto il braccio, dovevamo fare di più”…
È successo a Milano. I due hanno 29 anni e sono stati bloccati mentre tornavano in Egitto.
“Odio mia figlia, metto il veleno nel suo mangiare. La scimmia è un grosso problema”. E’ una delle intercettazioni registrate dalla polizia locale tra i genitori della bambina disabile di 3 anni e mezzo picchiata e maltrattata, che loro chiamavano “scimmia”. I due sono stati fermati. “La scimmia è un grosso problema per noi, ora che stai con lei in ospedale capirai cosa provavo io quando stavo con lei tutti i giorni in casa”., ha detto la madre della piccola in una telefonata con il padre. A quelle parole l’uomo ha risposto con una frase terribile: ”È un problema? Allora la uccido”.
In alcune conversazioni propongono di soffocare la bimba, di annegarla o avvelenarla. In una delle comunicazioni intercettate si sente uno scambio agghiacciante: “Le abbiamo rotto il braccio, dovevamo fare di più”.
Secondo il Corriere della Sera la coppia è di origine egiziana, hanno entrambi 29 anni e 5 figli…