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Quel gioco tra padre e figlio: la vita nonostante tutto

L’immagine scattata dal fotografo turco Mehmet Aslan ha vinto il Siena International Photo Awards. Munzer ha perso la gamba sotto le bombe, Mustafa è nato senza arti. Eppure giocano

Ci sono milioni di immagini che scorrono senza lasciare traccia nel nostro andare quotidiano fra gli schermi di computer e telefonini, su canali media e social. E poi arriva la foto. Quello scatto capace di scuoterci più di qualunque parola, di qualunque post o racconto. Imponendoci di fermarci, di riflettere, di uscire dalla bolla dell’indifferenza.

C’è una foto che da ieri ha calamitato l’attenzione di tutti, costringendo a puntare gli occhi sul dramma del popolo siriano. Ritrae un padre mutilato di una gamba che si regge su una stampella e gioca con il suo piccolo di cinque anni, Mustafa, nato senza arti inferiori e superiori per una malformazione, la tetramelia, causata dall’assunzione di farmaci dalla madre, colpita durante la guerra dal gas nervino.

Padre e figlio sorridono. Ricordano l’umanità possibile, nonostante “La difficoltà della vita”, il titolo dell’immagine scattata dal fotografo turco Mehmet Aslan che ha vinto il Siena International Photo Awards, il prestigioso concorso fotografico a cui partecipano artisti di 163 Paesi.

Avvenire

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