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Soleterre: “In Ucraina sono stati persi i contatti di 3362 bimbi malati oncologici”

Rizzi, presidente dell’Ong, all’Ansa: “I pazienti più gravi non possono rischiare di rimanere senza cure, neanche per un solo giorno”

Sono oltre tremila i bambini ucraini malati oncologici di cui si sono persi i contatti. A segnalarlo è la Ong Soleterre che, insieme alla sua derivazione locale Fondazione Zaporuka, fa all’ANSA il punto sulla situazione dell’oncologia pediatrica in Ucraina, mentre continua il lavoro per mettere in salvo il maggior numero di bimbi malati di cancro. Alcuni piccoli pazientistanno continuando le terapie in altri Paesi, altri sono dovuti rimanere in Ucraina perché in condizioni troppo gravi, ma di un numero troppo alto si sono perse le tracce.

Su 4.000 pazienti oncologici pediatrici in cura in Ucraina prima della guerra, spiega Soleterre, ne sono stati rintracciati 638, di cui 440 evacuati dal Paese. Per i restanti 3.362 piccoli pazienti si fanno ricerche. Dei circa 4.000 pazienti in cura prima del conflitto, dunque, i 638 rintracciati sono i pazienti più complessi, che non potevano essere dimessi allo scoppio della guerra. Di questi, 440 sono stati finora evacuati fuori dall’Ucraina verso altri paesi europei ma anche extra-europei, tra cui l’Italia, attraverso un’operazione speciale di ponte-aereo.

A oggi sono ricoverati presso ospedali italiani almeno 70 bambini e adolescenti. Gli altri 198 pazienti presi in carico dalle strutture ospedaliere ucraine prima della guerra, e seguiti da Soleterre, non sono attualmente nelle condizioni di essere trasportati fuori dal Paese. Con loro, Soleterre realizza un costante lavoro di verifica delle condizioni fisiche e psicologiche. Restano tuttavia numerosi bambini e adolescenti che Soleterre sta cercando di rintracciare attraverso i direttori di tutti i centri oncologici pediatrici ucraini. Questi pazienti sono stati dimessi forzatamente all’inizio della guerra e sono tornati nelle loro abitazioni oppure sono coloro che dovrebbero recarsi regolarmente presso i centri oncologici per le cure. Molti si trovano in villaggi remoti, lontano dalle grandi città, con cui è difficile comunicare.

In Ucraina è in atto la più grande evacuazione di pazienti oncologici pediatrici mai avvenuta nella storia”, afferma all’ANSA Damiano Rizzi, presidente di Soleterre. In tutto il mondo, “i centri ospedalieri che accolgono i bambini oncologici avranno bisogno di risorse per poter trattare pazienti aggiuntivi e per mettere a loro disposizione personale extra in termini di supporto psicologico e mediazione culturale, attrezzature e rifornimenti. Perchè in questo momento – avverte – agire in fretta e bene è essenziale”. Soleterre è presente in Ucraina dal 2003 ed in queste ore sta lavorando senza sosta per continuare a garantire farmaci nei pochi reparti pediatrici funzionanti e mettere in salvo, fuori dal Paese, i pazienti più gravi che, conclude Rizzo, “non possono rischiare di rimanere senza cure, neanche per un solo giorno”.

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