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Tanya, di sei anni, è stata tirata fuori dalle macerie già morta. Sindaco di Mariupol sulla morte di un bambino per disidratazione

MARIUPOL- Tanya aveva sei anni. Gli ultimi minuti della sua brevissima vita li ha passati «sola, spaventata, debole e assetata». È il sindaco della città assediata di Mariupol, Vadym Boychenko, a raccontare la storia di questa bambina, che può essere oggi tragicamente la storia di decine di bimbi in Ucraina, tra quelli che restano intrappolati nelle città e nei villaggi sotto il fuoco russo, e quelli che fuggono dalle bombe nella speranza di sfuggire alla morte. Alcuni ci riescono. Per Tanya non è stato così: il suo corpo è stato estratto dalle macerie di un condominio distrutto. È morta disidratata.

La sua mamma è stata uccisa. Non sappiamo per quanto tempo la piccola aveva lottato per sopravvivere. Non possiamo immaginare quanta sofferenza abbia dovuto sopportare». Negli ultimi attimi della sua vita era sola, debole, spaventata, assetata”, ha detto Boychenko stando alla Bbc. Tanya e la sua storia erano state menzionate anche dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

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