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Vittima palestinese rimossa col bulldozer israeliano riaccende Gaza…

Prudenza militare o disumanità?
Domenica mattina, al confine della Striscia di Gaza. L’esercito israeliano interviene contro un gruppo di palestinesi che -è l’accusa- stava tentando di mettere dell’esplosivo a ridosso della recinzione che isola Gaza dal resto del mondo. segna la linea di demarcazione dell’enclave con il resto del Paese. Un palestinese ucciso, e successivamente, il suo corpo ‘rimosso’, preso dalla pala di una ruspa israeliana che prima di riuscire a caricarlo assieme a molti altri detriti, lo trascina per molto metri, rotolandolo nelle terra.

Notizia di fonte israeliana
A dare notizia dei fatti, il quotidiano Haaretz, che ha dato sua una descrizione della dinamica dei fatti, documentata da un filmato che spopola sui social. Nel video si vede un bulldozer israeliano scortato da un carro armato, che rincorre i palestinesi impegnati nel tentativo di portare via i feriti.

I bulldozer per ‘raccogliere’ i corpi
Il ministro della Difesa di Israele, Naftali Bennett, ha successivamente confermato che il bulldozer era stato utilizzato per ‘raccogliere’ i corpi. Una successiva dichiarazione dell’esercito israeliano ha spiegato di aver contrastato, con quell’azione, un attacco condotto da “terroristi affiliati alle organizzazioni palestinesi del Jihad islamico”.

Due volte con la ruspa
Secondo Il Post, questa è la seconda volta che l’esercito israeliano utilizza una ruspa per gestire uno scontro con un gruppo di militanti palestinesi. Questo a pochi giorni dall’appuntamento elettorale del 2 marzo in Israele, e mentre i negoziati per una tregua fra il governo israeliano e Hamas sembravano fare alcuni passi in avanti (in segno di apertura, il governo israeliano aveva aumentato il numero di permessi lavorativi concessi agli abitanti della Striscia di Gaza a 7mila).

Gaza dopo i bombardamenti israeliani
Il weekend dei bulldozer è sfociato in una escalation tra Israele e il Jihad islami a Gaza. Il prima e il dopo raccontato da Michele Giorgio, NenaNews. Altri filmati, altre ruspe. «Nel primo, girato a Kufr Qaddum, in Cisgiordania, si vede una ruspa dell’esercito israeliano che a velocità sostenuta spinge grossi massi – usati in precedenza da manifestanti palestinesi per bloccare una strada – fin dentro il villaggio. I massi ad un certo punto scivolano come proiettili sulla strada in discesa tra decine di giovani in preda al panico e che scappano in ogni direzione per evitarli. I feriti sono stati due, un fotografo e un bambino». Del secondo, raccapricciante, abbiamo detto.

Scambio di corpi delle vittime
«L’azione del bulldozer a Khan Yunis potrebbe essere legata alla disposizione data dal ministro della difesa Naftali Bennett di recuperare i corpi di palestinesi uccisi allo scopo di scambiarli con quelli dei soldati israeliani caduti in combattimento a Gaza nel 2014 e da allora in possesso di Hamas che per restituirli vuole la liberazione di prigionieri politici».
Sull’onda dell’indignazione della popolazione palestinese, il Jihad islami ha reagito all’accaduto con il lancio di decine di razzi verso le cittadine israeliane intorno a Gaza, inclusa Ashqelon.
«Il premier Netanyahu, ad una settimana dalle politiche del 3 marzo, ha ordinato un attacco ‘spettacolare’ contro il Jihad, anche per dare una mano alla sua campagna elettorale. I jet israeliani hanno colpito Gaza e contemporaneamente ad al Adleyeh (Damasco) una base del Jihad uccidendo due combattenti, Salim Salim e Ziad Mansour».

Il filmato denuncia

www.remocontro.it

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