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Africa. Zimbabwe sull’orlo della carestia con 2 milioni di bambini alla fame

Secondo l’Onu 3,8 milioni di persone non avrebbero cibo sufficiente. Un milione e mezzo di abitanti, tra i quali 1,1 milioni di bambini, hanno bisogno di servizi sanitari e farmaci contro l’HIV.

L’eredità lasciata dal dittatore Robett Mugabe continua a pesare su un Paese che per decenni è stato tra i più floridi dell’Africa australe. Lo Zimbabwe si trova infatti ormai sull'”orlo della carestia” secondo i dati appena pubblicati dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). La crisi alimentare provocata da siccità, inondazioni e epidemie avrebbe reso tre milioni di persone bisognose di assistenza umanitaria di cui due milioni sarebbero bambini. Per il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, inoltre, un milione e mezzo di persone, tra cui 1,1 milioni di bambini, hanno bisogno di servizi sanitari salvavita e farmaci contro l’HIV.

Secondo i dati Onu il Paese africano avrebbe registrato un aumento della prevalenza del deperimento del 7,2%. A peggiorare, in particolare, è la situazione del raccolto dei cereali che potrebbe provocare una grave carenza di cibo nella stagione di magra tra gennaio e marzo. Anche il reddito familiare medio è diminuito da 75 dollari al mese nel 2021 a 57 nel 2022.

Sempre per l’Onu oggi, in Zimbabwe, circa il 22% delle famiglie vivono una situazione critica e di emergenza rispetto al 17% delle famiglie nel 2021 con il risultato che, nel 2023, fino a 3,8 miioni di persone potrebbero vivere una grave situazione di insicurezza alimentare. In generale la popolazione si confronta ogni giorno con pericoli naturali come inondazioni e siccità che sono esacerbati dai cambiamenti climatici e dall’instabilità economica. 

Sempre secondo l’Onu le epidemie, tra le quali il morbillo e la diarrea, stanno colpendo le regioni meridionali del Paese e il rischio di colera rimane elevato. (S.Guz.)

Avvenire

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