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Diritti universali, abusi globali. Orrori sui minori

Dai bambini migranti non accompagnati ai piccoli schiavi nelle miniere fino ai giovani detenuti. Nel rapporto sui diritti globali di Human Rights Watch tutti gli abusi nei confronti dei figli di un dio minore. Dove scopriamo un filo nero di vergogna che lega governi democratici e regimi autoritari: la delegittimazione strutturale del diritto internazionale. 

https://www.hrw.org/world-report/2023

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Il 2022 secondo Human Rights Watch Hrw

L’anno dell’invasione russa dell’Ucraina, del consolidamento della leadership talebana a Kabul con il suo bagaglio di guerra alle donne, della rivolta – senza precedenti – in Iran. Un 2022 di poche luci e molte ombre che, per il 33esimo anno, l’associazione Human Rights Watch riassume in 700 pagine di rapporto. Cento paesi sviscerati secondo un’ottica precisa: il mancato rispetto dei diritti umani, che si tratti di libertà di movimento e libertà d’espressione, eguaglianza di genere, tutela dei minori, giustizia sociale e climatica.

Diritto internazionale calpestato

«A emergere è una tendenza, tanto pericolosa quanto strutturale, che accomuna regimi autoritari e governi democratici: la delegittimazione del diritto internazionale», la sintesi estrema che ne fa il Manifesto. «Strumentalizzato a fini politici, relativizzato secondo doppi standard, spesso ridotto a orpello, il diritto internazionale nato dopo la seconda guerra mondiale non sembra godere più di un riconoscimento collettivo e dunque di una difesa globale», denuncia la direttrice esecutiva di Hrw Tirana Hassan.

«Senza alcun controllo, le gravi azioni di governi abusanti montano, cementando l’idea che corruzione, censura, impunità e violenza siano i mezzi più efficaci per raggiungere i propri obiettivi».

Regressioni della destra nazionalista

«Se l’ingresso dell’estrema destra nazionalista nelle istituzioni dei paesi occidentali sta conducendo a un rapido smantellamento di sistemi di diritti ritenuti ormai consolidati, dall’altra parte si sta assistendo alla reazione delle società civili globali. Da sud a nord, il ruolo dei movimenti di protesta nazionali e globali (quello femminista e quello ambientalista in primis) appare il solo argine all’autoritarismo».

Il rapporto è disponibile da oggi sul sito di Hrw. Remocontro, sull’esempio del già citato Manifesto, ha deciso di trattare oggi dei diritti dei minori e delle violazioni compiute dalle istituzioni dei paesi occidentali.

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Stati Uniti ricchi e potenti, ogni tre minuti un bimbo senza genitori

Soltanto nel 2019 negli Stati uniti sono stati incarcerati almeno 240mila minori, con un aumento del 9 percento rispetto al 2010, con l’alta probabilità che all’arresto segua l’emissione di sentenza di colpevolezza e una pena carceraria. I numeri più alti all’interno delle comunità più marginalizzate dal punto di vista sociale ed economico: l’ispanica, l’afroamericana e l’asiatica. Una diseguaglianza interna al sistema di welfare diretto ai minori:

ogni tre minuti un bambino viene sottratto dalle istituzioni governative a una famiglia disagiata e povera. In moltissimi Stati, l’orfanotrofio sostituisce di fatto un più efficace sostegno finanziario e sociale alle famiglie con difficoltà economiche.

Barriere francesi per i piccoli migranti

Se a luglio il Défenseur des Droits, l’autorità francese garante dei diritti, ha accusato il governo di non investire abbastanza nell’educazione nei territori oltremare. In Francia a destare le maggiori preoccupazioni è il trattamento riservato ai minori migranti non accompagnati (mancata accoglienza e diniego della protezione internazionale) e ai figli di cittadini francesi membri dello Stato islamico a cui è spesso negato il rimpatrio. Sono ancora 150 detenuti nei campi in Siria, contro i 77 i rimpatriati.

Spagna, il caso di Cañada Real

Per il terzo anno consecutivo, 4mila persone tra cui 1.800 bambini non hanno alcun accesso all’energia elettrica. Vivono a Cañada Real, slum di Madrid, a cui alla fine del 2020 il comune ha tagliato l’elettricità per sgomberare l’area. Nonostante lo scorso ottobre il Comitato europeo per i diritti umani abbia chiesto al governo spagnolo di intervenire a causa dei gravi abusi in termini di igiene, accesso all’educazione e diritto alla casa a Cañada Real, Madrid non ha ancora offerto soluzioni abitative alternative.

Ungheria, rom sottratti alle famiglie

La comunità rom resta tra le più discriminate d’Ungheria, sul posto di lavoro, ma anche a scuola e negli orfanotrofi. Lo scorso febbraio è stato un tribunale di Budapest ad accusare il governo di ricorrere alla sottrazione di bambini rom dalle proprie famiglie in misura sproporzionata sulla base delle mancate capacità economiche familiari. Bambini utilizzati anche a fini di discriminazione delle persone Lgbtqi+, per una legge che ne riduce i diritti per una presunta tutela dei minori.

Australia, indigeni in cella 20 volte di più

I bambini indigeni vengono arrestati e detenuti in un numero venti volte maggiore a quello dei bambini non indigeni, in un paese -l’Australia- in cui l’età minima di responsabilità penale è di soli 10 anni, contro i 14 previsti a livello internazionale. Nel 2022 ben 444 bambini australiani con meno di 14 anni sono stati incarcerati. A ciò si aggiungono condizioni carcerarie considerate non rispettose degli standard internazionali in molti penitenziari minorili, secondo rapporti delle stesse autorità nazionali.

Poca cosa rispetto al troppo ancora nascosto

In quadro completo nel rapporto di 700 pagine. Alcuni considerazioni aggiuntive da parte nostra. La dovuta citazione degli attacchi contro i civili in Ucraina assieme alla vergogna leader mondiali di paesi che si dicono campioni di democrazia costretti a cedere cinicamente sui diritti umani per un po’ più di gas o di petrolio. E a moderare attenzioni e critiche al crescente autoritarismo in India, Tailandia, Filippine e altrove nella regione sempre per motivi economici e di sicurezza.

Ma sta accadendo con maggiore o minore gravità in mezzo mondo. Doppio standard non solo delle superpotenze globali. Il resto, se volete –noi lo suggeriamo-, su 

https://www.hrw.org/world-report/2023

REMOCONTRO

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