di Maria Alimena

Lei è Asia. È curda. Ha 16 anni quando è costretta a sposarsi. Un matrimonio combinato, un uomo che non ama, che non desidera.
È bella Asia. Ha la bellezza sconvolgente di chi non ha intenzione di sottomettersi, ha la bellezza di chi conosce il proprio valore.

È il 2014,dopo solo 3 mesi di matrimonio, divorzia. Le nuove leggi del post conflitto del Rojava glielo consentono.
Asia sa che altre donne stanno combattendo per la libertà,si unisce a loro.
Sono anni di lotta ma, la stampa internazionale la nota per la sua somiglianza ad Angelina Jolie. Si sente umiliata di quel paragone.
Le donne come Asia vogliono che le si guardi per il loro valore, per i loro ideali.

Asia lotta per la libertà di possedere il proprio destino, Asia muore per quello il 30 agosto 2016, sul campo, da combattente.
L’Angelina Jolie curda è morta titola la stampa internazionale.
Lo sdegno delle sue compagne è forte.

Le donne combattenti curde sono decise, coraggiose, pronte a morire. I loro ideali sono più forti dei loro corpi.
Hanno spazzato via il Califfato, sono donne e ribaltano l’intera concezione del mondo musulmano. Fanno paura ai potenti perché rappresentano un nuovo modello di identificazione, di liberazione.

Oggi inizia una nuova guerra: proteggere la loro identità, il loro essere donne contro un sistema di cui sono minaccia.
Sono unite e sono donne questo è il vero motivo per cui bisogna spazzarle via….

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