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Aveva 5 anni ed è affogata mentre qualcuno invoca il nome Immacolato di Maria…

L’ultima tragedia del Mediterraneo riporta in evidenza l’ipocrisia e la ferocia di questo potere di cartapesta forte con i deboli.

La storia è nota: nel Mediterraneo le Ong non ci sono più o quasi. Criminalizzate, perseguitate.
L’altra parte della storia è altrettanto nota: mercantili, pescherecci e qualsiasi altro tipo di nave privata sanno benissimo che soccorrere i naufraghi potrebbe diventare un grande danno economico, perché una volta salvate le vite resterebbero ostaggio – come è già successo – dei vari governi che le lascerebbero a largo in attesa di trovare una soluzione.

L’ultima parte della storia è egualmente nota: le nostre unità militari si devono tenere il più possibile a distanza per non interferire nelle attività della sedicente Guardia Costiera libica, che nella migliore delle ipotesi (migliore per modo di dire) riporta i naufraghi nelle grinfie degli aguzzini o nella peggiore interviene in ritardo quando qualcuno è già affogato.
In questa miseria umana di egoismi, propaganda elettorale e cattiveria diventata potere una bambina di 5 anni è affogata.
Non ne conosciamo il nome. Per noi è Maria. Morta mentre invocano il nome Immacolato di Maria…

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