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Dopo averli mandati a morire Trump insulta i curdi: “Solo una guerra tribale”…

“Sono stati pagati profumatamente per combattere al nostro fianco. Ora basta”

Il presidente americano Donald Trump ha confermato stamattina il ritiro delle truppe americane dal nord della Siria, dove si apprestano a entrare i soldati turchi. L’abbandono – e il tradimento – dei combattenti curdi, fino a ieri alleati di Washington nella lotta all’Isis, viene ridotto a un paio di frasi. ”È il momento per noi di sfilarci da ridicole guerre senza fine, molte delle quali tribali. È il momento di riportare i nostri soldati a casa”. E ancora: “I curdi hanno combattuto con noi, ma sono stati pagati con enormi somme di denaro ed equipaggiamenti per farlo”.

Quella tra curdi e Turchia – scrive il presidente – è una guerra decennale in cui lui non vuole entrare. E così, di fronte alla decisione di Ankara di invadere la Siria del Nord, Washington ha dato il suo via libera, annunciando il ritiro delle truppe.

“Sulla carta gli Usa sarebbero dovuti stare in Siria per 30 giorni, e questo accadeva molti anni fa. Siamo rimasti e siamo andati sempre più a fondo in una battaglia senza obiettivi in vista”, ricorda il presidente nel primo tweet. “Quando sono arrivato a Washington, l’Isis dilagava nell’area. Velocemente abbiamo sconfitto al 100% il Califfato, catturando migliaia di combattenti dell’Isis, la maggior parte europei”. E qui arriva la polemica con l’Europa, oltre che con gli attori regionali: “Ma l’Europa – prosegue Trump – non li ha voluti indietro, ci ha detto di tenerceli negli Usa! Ho detto “No, vi abbiamo fatto un grande favore e ora volete farceli tenere nelle nostre carceri a un costo esorbitante? Spetta a voi processarli”. Ci hanno ridetto di “No”, pensando, come al solito, che gli Usa siano sempre gli “idioti”, sulla Nato, sul commercio, su tutto”.

Quanto ai curdi, “hanno combattuto con noi, ma sono stati pagati con grandi quantità di soldi ed equipaggiamenti per farlo. Hanno combattuto contro la Turchia per decenni. Ho tenuto da parte questa lotta per circa tre anni, ma ora è arrivato il momento per noi di sfilarci da queste ridicole guerre senza fine, molte delle quali tribali, e riportare a casa i nostri soldati. Combatteremo solo dove avremo benefici, e combatteremo solo per vincere. Turchia, Europa, Siria, Iran, Iraq, Russia e i curdi dovranno risolvere la situazione e capire cosa voglio fare con i soldati dell’Isis catturati nel loro “vicinato”. Tutti odiano l’Isis, sono stati nemici per anni. Siamo a 7.000 miglia di distanza e schiacceremo di nuovo l’Isis se si avvicinasse a noi!”.

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