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Gaza, altre 5 persone uccise e decine ferite durante la consegna di aiuti umanitari

La Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS) ha detto che cinque persone sono state uccise e decine ferite da colpi di arma da fuoco e da una fuga precipitosa durante una consegna di aiuti sabato a Gaza.

La Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS) ha detto che cinque persone sono state uccise e decine ferite da colpi di arma da fuoco e da una fuga precipitosa durante una consegna di aiuti sabato a Gaza.

Le riprese video dell’AFP mostrano un convoglio di camion che si muove rapidamente oltre i detriti in fiamme vicino al punto di distribuzione nell’oscurità prima dell’alba, mentre le persone gridano e risuonano gli spari, alcuni dei quali erano colpi di avvertimento, hanno detto i testimoni.

Il PRCS ha affermato che ciò è accaduto dopo che migliaia di persone si sono radunate per l’arrivo di circa 15 camion di farina e altri prodotti alimentari, che avrebbero dovuto essere distribuiti alla rotonda del Kuwait di Gaza City, nel nord del territorio.

La rotatoria è stata teatro di numerosi incidenti caotici e mortali nella distribuzione di aiuti, incluso quello del 23 marzo in cui il governo guidato da Hamas ha dichiarato che 21 persone sono state uccise dal fuoco israeliano – un’accusa che Israele ha negato.

Il PRCS ha detto che tre dei cinque uccisi sabato mattina erano stati colpiti da colpi di arma da fuoco.

Testimoni oculari hanno riferito all’AFP che i palestinesi che supervisionavano la consegna degli aiuti hanno sparato in aria, ma anche le truppe israeliane nella zona hanno aperto il fuoco e alcuni camion in movimento hanno colpito le persone che cercavano di procurarsi il cibo.

Un rapporto sostenuto dalle Nazioni Unite ha avvertito il 19 marzo che metà dei palestinesi stanno sperimentando una fame “catastrofica”, e che si prevede che la carestia colpirà il nord del territorio a meno che non vi sia un intervento urgente.

Il rapporto stima che 1,1 milioni di persone – metà della popolazione, secondo i dati delle Nazioni Unite – si trovino ad affrontare condizioni catastrofiche.

La situazione è particolarmente grave nel nord di Gaza, dove secondo l’ONU vivono circa 300.000 persone – e dove il rapporto afferma che la carestia è “imminente… si prevede che si verificherà in qualsiasi momento tra metà marzo e maggio”.

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