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La nazionale turca fa il saluto militare in appoggio al massacro dei curdi: la Uefa considera la squalifica…

La nazionale turca

È successo sia durante la partita con l’Albania sia durante quella con la Francia. La Uefa non ha ancora preso una decisione ufficiale, ma sembra che ci saranno conseguenze.

È vergognoso come gli atti criminali di Erdogan contro i curdi vengano ciecamente appoggiati da gran parte della popolazione, in un nazionalismo cieco che ricorda da molto vicino quello nazista. La Turchia e l’invasione della Siria sono al centro del mondo in questo momento e la nazione della mezzaluna è talmente arrogante da rivendicare con orgoglio il genocidio che stanno compiendo.

Un orgoglio che passa anche dai campi di calcio: ieri sera, infatti, durante Turchia-Francia (ottava giornata di qualificazioni del gruppo H a Euro 2020) i giocatori della nazionale hanno esultato per il gol del pareggio di Ayhan facendo il saluto militare. Avevano fatto lo stesso nella partita contro l’Albania ed episodi singoli si sono verificati sia in Italia, dove il giocatore del Milan Hakan Çalhanoğlu ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Mediaset riguardo al gesto dei compagni: “Siamo con la nostra nazione sempre al 100%. Anche nei momenti non belli. Noi siamo giocatori, la politica è da un’altra parte”, e dove il giocatore della Juventus Demiral ha fatto lo stesso vergognoso gesto, sia in Germania, dove lo ha fatto anche Cenk Sahin, centrocampista del St Pauli (seconda divisione tedesca).

Il club ha poi deciso di prendere provvedimenti licenziando il giocatore. Successivamente, l’Istanbul Basaksehir su Twitter ha pubblicato una foto del centrocampista turco con la maglia della nazionale accompagnata dalla didascalia: “#ComeBackHome”, torna a casa Sahin.
Comunque, il mondo del calcio non sta rimanendo a guardare. Nonostante la finale di Champions si debba disputare ancora a Istanbul – anche se i ministri dello sport europei, compreso il nostro Spadafora, stiano premendo affinché si cambi la sede – se la Uefa dovesse considerare i saluti esibiti da Cenk Tosun, autore del gol partita, e degli altri calciatori come una sorta dichiarazione politica, allora nei confronti della federazione turca potrebbero essere emesse sanzioni molto dure, cha siano di tipo pecuniario o addirittura penalità maggiori (squalifica) al momento non è dato sapere ma il fatto stesso che l’episodio sia oggetto di riflessione è un segnale abbastanza eloquente.

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